11 marzo 2018 - 14:54

Pd, Orfini: «Governo con il M5S?
Sarebbe la nostra fine»

Emiliano va all’attacco. Renzi? «Studia una rivincita», secondo il governatore della Puglia. Calenda? «Uno così non lo voglio vicino». Delrio? «Ancora renziano»

di Valentina Santarpia

Il presidente del Pd Matteo Orfini (LaPresse) Il presidente del Pd Matteo Orfini (LaPresse)
shadow

Infuria il dibattito interno al Pd in vista della direzione nazionale del partito di lunedì dove si discuterà delle dimissioni del segretario Matteo Renzi. «Renzi lunedì non farà la relazione alla Direzione perché si è dimesso» il 5 marzo dopo il risultato delle politiche. «Ho la lettera di dimissioni che leggerò alla Direzione. Una lettera molto semplice in cui si prende atto del risultato e si annunciano le dimissioni». Lo ha detto a `in Mezz’ora in più´ su Rai Tre il presidente del Partito democratico, Matteo Orfini. «Le dimissioni - ha aggiunto - sono una conseguenza inevitabile» ma questo non è il tempo di «trovare un capro espiatorio» piuttosto ora «si deve capire cosa è successo», «abbiamo bisogno di ascoltare e di riflettere».« Abbiamo condiviso la decisione e ci consideriamo tutti dimissionari con lui — continua Orfini — Se si fa il congresso evidentemente un gruppo dirigente è dimissionario. Chi ha avuto responsabilità nel partito e chi ha fatto il ministro in questi cinque anni ha il suo pezzo di responsabilità», aggiunge. «Chi oggi fa abiure e damnatio memoriae lo fa solo per cancellare le proprie responsabilità che sono minori da quelle di altri ma ci sono».

«Governo con M5S? sarebbe la fine»

Poi le considerazioni sul futuro governo. Orfini spiega: «Cosa dire al presidente della Repubblica lo discuteremo in direzione. Io sono dell’idea che quando si perde si sta all’opposizione. Stiamo all’opposizione, poi useremo il peso che abbiamo in Parlamento per far passare i singoli provvedimenti. Ma l’accordo con i cinque stelle non esiste in natura. Io penso che qualora dovessimo decidere di sostenere un governo guidato dai Cinque stelle o insieme ai Cinque stelle, sarebbe la fine del Partito democratico».

L’attacco di Emiliano

Pur sostenendo che i Cinque Stelle, avendo preso 11 milioni di voti, «hanno il diritto di provare a governare questo Paese», Michele Emiliano pensa «che la Presidenza della Camera per il Pd sarebbe opportuna, può essere rivendicata». Mette in chiaro la sua linea il governatore della Puglia dem: ed è una linea a favore di un appoggio dei dem ai Cinque Stelle, per una ragione che secondo lui è evidente. «Se noi non interveniamo per fare il governo, quelli non andranno a casa e di questo ho la certezza, faranno un governo Salvini - Di Maio», dice durante faccia a faccia di Giovanni Minoli in onda su La7. Per Emiliano non sarebbe una resa, anzi: «Chi ha votato Pd lo ha fatto in una condizione di difficoltà come nelle paludi del Vietnam- ricorda Emiliano- Ci siamo battuti strada per strada, con il vento contro e ci hanno pure insultato. La soddisfazione più bella è sentire che vogliono una mano quelli che ci hanno insultato».

Delrio? Ancora renziano

E il futuro del Pd? Emiliano non crede all’ipotesi di un partito renziano, «non credo che qualcuno possa seguirlo su questa strada». Il suo limite più grande? Non essere riuscito, secondo il presidente pugliese, a far scemare l’io «come intensità nel noi». Eppure ha ancora delle chance, ammette Emiliano: «Lui studia una rivincita. Ha fatto una legge elettorale dove vince chi arriva terzo in un sistema tripolare. Ha vinto in realtà e può determinare il governo». Calenda? Manco a nominarglielo: «Viene da Monti, poi ha votato per la lista Bonino poi, improvvisamente, ha deciso di iscriversi al PD e ha cominciato a dire «noi». Tutto questo in una giornata. Uno così non lo voglio vicino. L’ho misurato sulla vicenda dell’Ilva: qualunque ministro dello Sviluppo economico avrebbe voluto discutere con il sindaco e con il presidente della regione la vicenda della più importante acciaieria italiana, invece lui ci ha tenuto fuori dal tavolo per non avere contraddizioni». E Delrio? «Non mi esprimo, è stato un ottimo ministro- glissa Emiliano- Ho lavorato benissimo con lui», ma ha un difetto: «Penso sia ancora renziano». E ha detto tutto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ti potrebbero interessare anche articoli correlati
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT