Milano, 11 dicembre 2017 - 09:19

Netanyahu: «Un passo verso la pace riconoscere Gerusalemme capitale»
Putin: «Riaprire subito i negoziati»

Il premier israeliano a Bruxelles: «L’Europa riconosca la verità, Trump ha solo messo in chiaro i fatti, nero su bianco. Viaggio del presidente russo in Turchia

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Riconoscere Gerusalemme capitale di Israele è «riconoscere la verità ed è dunque «un passo verso la pace». È quanto ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu che, in visita a Bruxelles, ha incontrato l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri Federica Mogherini prima dell’incontro con i ministri degli Esteri dell’Ue. «Quanto il presidente Trump ha fatto è mettere i fatti sul tavolo per quello che sono. La pace è basata sul riconoscimento della realtà. E che Gerusalemme sia la capitale è evidente per tutti».

La nuova proposta

Il premier ha annunciato che sta lavorando, insieme al segretario di Stato americano su «una nuova proposta di pace». Ma la condizione sine qua non è l’accettazione dell’esistenza dello Stato di Israele: «Negli anni abbiamo cercato la pace con i palestinesi ma siamo sempre stati attaccati — ha aggiunto il premier —. Perché è stata attaccata l’idea di avere un nostro territorio, continuano a negarci il diritto di vivere e di esistere».

I due Stati

Federica Mogherini ha ribadito che per la Ue «l’unica soluzione realistica al conflitto tra israeliani e palestinesi sia basata sui due Stati, con Gerusalemme capitale di entrambi secondo i confini del 1967». Erano 22 anni che un premier israeliano non visitava la Ue. A gennaio a Bruxelles arriverà il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas. L’alta rappresentante Ue ha anche condannato «nel modo più forte possibile qualsiasi attacco contro gli ebrei, in qualsiasi luogo nel mondo, Europa inclusa, oltre che a Israele e ai cittadini israeliani».

Putin dall’Egitto alla Turchia

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto che vengano ripresi immediatamente i negoziati israelo-palestinesi nel corso di una conferenza stampa congiunta con l’omologo egiziano, Abdel Fatah al Sisi, al Cairo. Putin ha invocato una «ripresa immediata dei negoziati diretti israelo-palestinesi su tutte le tematiche controverse, compreso lo status di Gerusalemme». Putin è giunto al Cairo dopo una visita a sorpresa in Siria. Poi si recherà in Turchia per incontrare l’omologo Recep Tayyip Erdogan.

Razzo da Gaza

Intanto la tensione resta alta in Israele e a Gaza. Un razzo è stato sparato dalla Striscia di Gaza ed è caduto al confine con Israele. I carri armati dell’esercito israeliano hanno risposto, aprendo il fuoco contro una zona agricola nei pressi della città di Khan Younis, nel sud dell’enclave palestinese. Lo riferisce la stampa israeliana. Oltre l’artiglieria - ha in seguito aggiunto il portavoce - è intervenuta anche l’aviazione israeliana che ha colpito postazioni di Hamas nel sud della Striscia. Israele - ha spiegato - considera Hamas responsabile «per ogni attacco da Gaza». A quanto sembra è stato un solo razzo ad essere lanciato.

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