15 dicembre 2017 - 09:09

India, Sonia Gandhi si ritira e apre l’era di Rahul: devo farmi da parte

L’italiana protagonista della politica del Subcontinente lascia la politica

Sonia Gandhi, 71 anni (Afp) Sonia Gandhi, 71 anni (Afp)
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«Il mio compito è farmi da parte»: Sonia Gandhi, l’italiana diventata la donna politica più influente degli ultimi vent’anni in India, lascia la politica e passa il testimone al figlio Rahul. L’annuncio arriva alla vigilia del giorno in cui Rahul prenderà formalmente le redini del partito del Congresso.

L’erede

Sabato il partito nominerà infatti formalmente Rahul Gandhi presidente e la madre potrebbe diventare una sorta di presidente emerito. Sonia Gandhi ha aggiunto che il figlio, oggi 47enne, da anni la aiuta a decidere nelle questioni più delicate. Rahul Gandhi è il sesto esponente della dinastia Nehru-Gandhi a guidare il Congresso.

Le esitazioni

Il mondo politico indiano indiano si interrogava da mesi su quando Rahul avrebbe sostituito la madre, oggi 71enne. Figlio, nipote e bisnipote di primi ministri, «numero due» del partito del Congresso dal 2013, Rahul Gandhi era da tempo considerato il delfino designato. Ma a lungo ha dato l’impressione di non nutrire interesse per la politica e di avere poco carisma. È stato anche molto criticato per la campagna elettorale poco brillante legislative del 2014, alle quali i nazionalisti indù del premier Narendra Modi ottennero una schiacciante vittoria. Negli ultimi anni Rahul è stato comunque la figura più visibile del Congresso, mentre la madre continuava a gestire dalle retrovie il partito.

Il futuro di Sonia

Il Congresso ha già fatto capire che Sonia non abbandonerà totalmente la politica: «Sonia Gandhi si è ritirata come presidente del Congresso nazionale indiano e non dalla politica. Le sue benedizioni, la saggezza e l’innato impegno nei confronti dell’ideologia del Congresso saranno sempre la nostra luce guida».

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