Milano, 19 ottobre 2017 - 04:39

La Cina cresce ancora del 6,8%, meglio della previsione del governo

Il Paese asiatico avanza a un passo superiore all’obiettivo fissato a inizio anno, una buona notizia anche per il mondo globalizzato, perché la crescita cinese rappresenta quasi il 30% di quella mondiale

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L’economia cinese nel terzo trimestre è cresciuta del 6,8 per cento. Una frazione in meno del +6,9 del primo e secondo trimestre. Ma la Cinaavanza a un passo superiore all’obiettivo fissato a inizio anno dai pianificatori di Pechino: «intorno al 6,5%».
Il 6,8 che a questo punto sembra a portata di mano per fine anno significa che il 2017 si dovrebbe chiudere con la prima accelerazione anno su anno dal 2010 per l’economia cinese (il 2016 ha segnato +6,7). Una buona notizia anche per il mondo globalizzato, perché la crescita cinese rappresenta quasi il 30% di quella mondiale.

Il Partito, che è riunito nel cruciale 19° Congresso, in un’incessante campagna autopromozionale rivendica il successo del «socialismo con caratteristiche cinesi»: ieri Xi Jinping nel suo discorso sulla «nuova era cinese» ha ricordato che tra il 2013 e il 2016 il Prodotto interno lordo cinese, pur rallentando, ha contribuito per il 30% alla crescita mondiale, più di Usa, Ue e Giappone sommati. Il leader ha sottolineato che sotto la sua guida, negli ultimi cinque anni, il Pil della Repubblica popolare è salito da 8,2 a 12 trilioni di dollari.
Ma a leggere tra le righe dell’orazione di Xi emergono anche le preoccupazioni del Grande Pianificatore: rischi per il sistema finanziario, diseguaglianza, sacche di povertà rurale: la Cina ha sollevato dalla linea di povertà assoluta oltre 800 milioni di cittadini in trent’anni di boom, ma ne conta ancora almeno 40 milioni. E poi c’è la bolla immobiliare: «la casa è per la vita dei cittadini, non per la speculazione», ha detto. Allarma anche il dissesto (disastro) ambientale provocato dall’industrializzazione alimentata dal carbone. Servirà una costosa riconversione «verde». «Non ci aspetta una passeggiata», bisognerà lavorare ancora duro per trent’anni per imporre la Cina come potenza globale ha avvertito Xi.

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