28 febbraio 2018 - 18:22

Slovacchia: giornalista ucciso, cadono le prime tre teste del governo

Dopo l’inchiesta sul giro d’affari della ‘ndrangheta nel Paese, si dimettono assistente del premier, ministro della Cultura e segretario del Consiglio di sicurezza

di Giuseppe Gaetano

shadow

Cadono le prime teste dopo l’omicidio del 27enne giornalista slovacco Jan Kuciak, ucciso insieme alla fidanzata, Martina Kusnirova, il 22 febbraio scorso: l’assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova, e il segretario del Consiglio di sicurezza, Viliam Jasan, si sono dimessi dalle rispettive cariche. I loro nomi erano finiti nell’inchiesta del reporter, pubblicata da Aktuality.sk, per rapporti e affari con persone che orbitano attorno alla`ndrangheta in Slovacchia: «Collegare i nostri nomi a un atto deprecabile come fanno alcuni media o politici è assurdo - scrivono in una nota congiunta -; di fronte alla strumentalizzazione dei nostri nomi, nella lotta politica contro il premier, abbiamo deciso di lasciare i nostri posti all’ufficio del governo fino alla conclusione delle indagini». Prima di loro si era dimesso il ministro della Cultura, Marek Madaric: «È una mia decisione personale - ha spiegato in conferenza stampa -, come ministro della cultura non posso identificarmi con il fatto che un giornalista sia stato ucciso durante il mio mandato».

L’inchiesta

Il sito Aktuality.sk ha dato ampio rilievo al reportage rimasto incompiuto, che denuncia i contatti di persone dell’entourage del premier con figure legate alla criminalità organizzata italiana. Kuciak si era occupato delle attività di quattro famiglie legate alla `ndrangheta che in Slovacchia svolgono attività imprenditoriali nell’agricoltura, nel fotovoltaico, nel biogas e nell’immobiliare: si tratterebbe di clan con decine di società nel paese est-europeo e che, grazie a truffe e frodi, sfruttano milioni di euro dai fondi europei; intessendo una fitta trama di relazioni negli ambienti politici, sono arrivati a un passo da Fico in persona. Per tracciare i legami della mafia in Slovacchia il sito ha collaborato con il Centro ceco per il giornalismo investigativo, l’organizzazione giornalistica italiana Irpi e il gruppo internazionale Occrp, dedicato alle indagini sulla corruzione.

Terremoto politico

Secondo i leader dei partiti di opposizione l’esecutivo è ormai al canto del cigno, le dimissioni odierne indicherebbero una sua fine imminente e chiedono al primo ministro di destituire anche il ministro dell’Interno Robert Kalinak e il presidente della polizia Tibor Gaspar, per garantire uno svolgimento trasparente delle indagini sul delitto Kuciak. L’aula del Parlamento europeo riunito a Bruxelles ha osservato un minuto di silenzio oggi, in memoria del giovane cronista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT