10 gennaio 2018 - 18:43

Elezioni 2018, il rapporto Usa: «la Russia pronta a interferire». Sotto accusa Movimento 5 stelle e Lega

Nel documento ufficiale si dice che «l’’Italia potrebbe essere un obiettivo per l’interferenza elettorale del Cremlino, che probabilmente cercherà di promuovere i partiti che sono contro il rinnovo delle sanzioni europee alla Russia»

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Il vice presidente della Commissione affari esteri del Senato, Ben Cardin, ha presentato il rapporto «Rispondere agli attacchi della Russia alla Democrazia». In questo report c’è una parte dedicata all’Italia con un’analisi sul rapporto con due partiti italiani, Lega e Movimento Cinque Stelle. Un’accusa che rilancia — su un piano ufficiale, e in tre pagine — quanto dichiarato poche settimane fa, in un articolo su Foreign Affairs, dall’ex vicepresidente americano Joe Biden. «Con le elezioni in arrivo nel 2018», si legge nel report, «l’Italia potrebbe essere un obiettivo per l’interferenza elettorale del Cremlino, che probabilmente cercherà di promuovere i partiti che sono contro il rinnovo delle sanzioni europee alla Russia» per l’Ucraina.

La «normalizzazione»

«Il movimento cinque stelle, formato nel 2009 e diventato popolare negli ultimi anni con il suo messaggio anti establishment, cerca di mettere fine alle sanzioni alla Russia e normalizzare le relazioni con il regime del dittatore siriano Bashar Assad, riconosce l’annessione della Crimea, si oppone alla partecipazione dell’Italia alle esercitazioni Nato e ha chiesto un referendum sull’inclusione dell’Italia nell’Eurozona», si legge nel rapporto, che cita sostanzialmente fonti di stampa citando vari episodi. Tra questi le dichiarazioni di Manlio di Stefano secondo cui la Nato sta preparando un «assalto finale» contro la Russia e «c’è un limite» all’alleanza forgiata da Italia e Usa dopo la seconda guerra mondiale — o le «fake news» e le «teorie cospirative» diffuse durante il fallito referendum costituzionale.

I rapporti «formali»

Il Cremlino, secondo il rapporto, «ha lavorato anche per stabilire rapporti formali con partiti politici italiani estremisti. Per esempio il partito Russia Unita e la Lega nord, un partito populista radicale di destra, hanno firmato un accordo di cooperazione nel 2017 in cui concordano di sviluppare legami nel Consiglio d’Europa e nell’Osce, come pure promuovere rapporti economici tra i due Paesi». «Alcuni osservatori sospettano anche che la Lega Nord possa aver ricevuto fondi dai servizi di sicurezza del Cremlino», prosegue il rapporto. «Mentre non c’è alcuna evidenza che il M5S riceva fondi da fonti legate al Cremlino — si legge nel documento — un dirigente italiano della sicurezza nazionale ha detto a Business Insider di pensare che “alcuni dei nostri partiti siano vulnerabili all’infiltrazione: non hanno l’esperienza, gli anticorpi, per respingere questi formidabili servizi di intelligence”».

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