17 gennaio 2018 - 19:19

Un ministero per la solitudine: così
il governo assisterà chi si sente «tagliato fuori»

Anziani, ma non solo. La premier Theresa May vuole rimediare a una vera epidemia sociale che affligge almeno nove milioni di adulti nel Regno Unito

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Un ministro per la solitudine: è l’iniziativa del governo britannico per affrontare quella che viene definita una “epidemia sociale” che affligge almeno nove milioni di adulti nel Regno Unito. La nuova posizione nell’esecutivo è stata creata dalla premier Theresa May, che ha definito l’isolamento “una triste realtà della vita moderna per troppe persone”. La leader del governo di Londra ha aggiunto di “voler affrontare questa sfida e fare qualcosa rispetto alla solitudine sofferta dagli anziani, da quelli che hanno perso persone care o da quelli che non hanno nessuno con cui parlare e con cui condividere pensieri o esperienze”.

Impatto «devastante» sulla salute

L’iniziativa era stata raccomandata dalla Commissione Jo Cox per la solitudine, dal nome della deputata laburista uccisa nel 2016 da un fanatico di estrema destra: la Cox aveva condotto una battaglia di sensibilizzazione sul problema. In Gran Bretagna è emerso che 200 mila persone anziane non hanno avuto una conversazione con un parente o amico per più di un mese, mentre l’85 per cento dei giovani disabili soffre di solitudine. Anche le giovani madri e i rifugiati sono stati individuati come gruppi a rischio di isolamento. Le autorità sanitarie ritengono che la solitudine abbia un “impatto devastante” sulla salute mentale e faccia aumentare di un terzo il rischio di morte prematura.

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