11 gennaio 2018 - 18:20

Un milione di dollari al baby modello di H&M: l’offerta di Puff Daddy

Il rapper americano ha proposto un super contratto ai genitori del bambino protagonista della pubblicità giudicata razzista 

La foto ritoccata del bambino, pubblicata da Puff Daddy su Twitter La foto ritoccata del bambino, pubblicata da Puff Daddy su Twitter
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Quella che all’inizio era stata una brutta storia di razzismo, si sta trasformando in una straordinaria opportunità di lavoro per il bambino di colore protagonista dell’ultima controversa pubblicità di H&M. Il baby modello, scelto dall’azienda di abbigliamento svedese come testimonial della felpa verde con la scritta «The coolest monkey in the jungle» (la scimmia più cool nella giungla), non solo è stato difeso dalle più importanti star afroamericane, ma sarebbe stato anche contattato dal rapper Sean Combs, meglio conosciuto come Puff Daddy, che gli ha proposto un contratto di un milione di dollari per promuovere la sua linea di abbigliamento «Sean John».

Il tweet del rapper

Dopo la bufera scatenatasi sui social media, H&M si è scusata pubblicamente e ha ritirato la vendita del prodotto da tutti i suoi negozi. Ciò però non ha arrestato le polemiche. Nella diatriba è intervenuto anche Sean Combs, che dopo essersi unito alle critiche nei confronti del marchio svedese, ha postato su Twitter una foto ritoccata dello slogan contestato, trasformato in «il re più figo del mondo». Il ragazzo di colore appare con una corona in testa mentre nel testo che accompagna l’immagine il rapper chiede a gran voce rispetto.

L’offerta raccontata di media

I media americani hanno raccontato come l’offerta milionaria di Sean Combs sia stata ricevuta dai genitori del baby-modello, ma non è chiaro se questi abbiano accettato. Il rapper che è anche l’artista più ricco del 2017 (ha fatturato 116 milioni di euro) è una delle tante star ad essere intervenuta a difesa del ragazzo. Tra i gesti più eclatanti si segnalano quelli dei cantanti The Weeknd e G-Easy che hanno deciso di interrompere la loro collaborazione con H&M: «Non posso permettere che il mio nome sia associato a un marchio che ha potuto ideare una pubblicità simile» ha scritto su Twitter G-Easy.

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