Milano, 13 dicembre 2017 - 17:59

Stop alla legge sui reati gravissimi
Salvini: basta incontri con Berlusconi

Dura reazione del leader della Lega al voto che ha impedito di far passare la legge Molteni in commissione giustizia: «Asse tra Forza Italia e la sinistra di Grasso. Ennesimo affronto contro le donne». Interrotte le relazioni tra i due alleati. Il Cavaliere: «Non commento»

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Solo 4 giorni fa diceva che «l’accordo con Berlusconi è buono» e che «insieme governeremo almeno 10 anni». Ma il voto che di fatto stoppa il disegno di legge Molteni che avrebbe cancellato lo sconto di pena per reati gravissimi ha fatto temporaneamente cambiare idea a Matteo Salvini: «Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali».

«Imbarazzante asse con Grasso»

Per Salvini il no arrivato dalla Commissione giustizia del Senato alla convocazione in fase deliberante, per evitare dunque il passaggio dall’aula, è «una vergogna, l’ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza» e questo giustifica anche l’interruzione dei rapporti con il principale alleato. Perché la bocciatura è arrivata grazie ai voti del forzista Giacomo Caliendo e dell’ex ministro Carlo Giovanardi, oggi senatore di Gal: «Hanno affossato definitivamente la legge della Lega che chiede il rito abbreviato per i reati gravissimi - sottolineano in una nota congiunta i parlamentari Erika Stefani e Nicola Molteni, capigruppo del Carroccio nelle due commissioni Giustizia -. Imbarazzante l’asse iper garantista tra Forza Italia e la Sinistra di Grasso. Il presidente del Senato aveva già negato la calendarizzazione della Legge mentre i forzisti ne hanno impedito l’iter veloce. Forza Italia si prenda la responsabilità di questo atto inaccettabile compiuto a fine legislatura».

«Offese le famiglie delle vittime»

I due parlamentari spiegano che per la Lega questa legge è imprescindibile e non a caso è uno dei punti di programma della premiership di Matteo Salvini. «Questi senatori - aggiungono - hanno offeso le famiglie delle vittime che vedono i propri cari uccisi due volte ora abbiano il coraggio di spiegare loro perché non potranno ottenere giustizia». Sul tema è intervenuto anche il deputato del Pd Walter Verini, capogruppo dem in Commissione Giustizia alla Camera: «Anche oggi va in scena, al Senato, la fragilità dell’alleanza di centro destra. Salvini minaccia di non sedersi più a un tavolo con Berlusconi. Già alla Camera la riforma del procedimento penale, che impedisce a chi è condannato per gravi delitti, come il femminicidio, di accedere a sconti di pena, ha creato una guerra tra Forza Italia e la Lega. Se le danno di santa ragione. Il fatto è che quell’alleanza non è credibile e un capo redivivo non basta a tenere insieme chi non ha un progetto comune, come appunto è per il centro destra italiano». Mentre il senatore pd Andrea Marcucci ha commentato: «La coalizione di centrodestra fa acqua da tutte le parti. Lega e Forza Italia sono divisi su tutto. È un’alleanza destinata a sfasciarsi».

Berlusconi: «Non commento, decisione dei gruppi parlamentari»

«No, non commento, voglio incontrarmi con Salvini e con lui parlare di queste cose. Non ho mai ragionato su questi temi, sono decisioni prese dai gruppi parlamentari. Anche sulla legge Fornero non le rispondo, è un tema su cui non mi sono mai applicato, il gruppo ha assunto le sue posizioni». Lo afferma Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa a chi gli chiede un commento alle ultime dichiarazioni di Salvini.

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