Milano, 14 dicembre 2017 - 11:04

M5S, Di Maio e il tour all’estero: più tappe per la svolta moderata

Il candidato premier M5S si propone come interlocutore istituzionale del Movimento

Luigi Di Maio (Imagoeconomica) Luigi Di Maio (Imagoeconomica)
shadow

L’idea è cominciata a circolare con più insistenza nelle ultime settimane ed è cresciuta negli ultimi giorni dopo gli incontri con gli ambasciatori del Nord Europa: Luigi Di Maio medita se espandere il suo tour all’estero. Il candidato premier dei Cinque Stelle aveva già in programma nei prossimi mesi incontri diplomatici (e con stakeholders internazionali) a Parigi e Berlino ora potrebbe aumentare il numero delle tappe.

Il ruolo

«Di sicuro proseguiremo gli incontri con gli ambasciatori — fanno sapere nel Movimento —. A livello internazionale questi appuntamenti sono importanti: finalmente gli altri Paesi hanno un interlocutore istituzionale del Movimento, una figura che prima mancava e che ora sta facendo comprendere quale sia la nostra linea». In altre parole, Di Maio vuole sgombrare i dubbi a livello diplomatico sulle posizioni del Movimento su alcuni temi chiave (come per esempio la posizione nei confronti dell’Unione europea), archiviare con un confronto diretto alcuni scivoloni (o prese di posizione molto dure) pentastellate del passato e ampliare la rete dei contatti del Movimento oltreconfine.

Cinque date

L’ipotesi che circola è di prevedere la presenza del candidato premier in almeno cinque tappe. Circolano diverse idee sui nuovi Paesi da aggiungere in calendario: dalla Spagna all’Austria, dalla Gran Bretagna al Benelux, Quello che è certo è che — se il progetto dovesse andare in porto — saranno blitz molto brevi per non danneggiare la campagna sui territori che il Movimento sta portando avanti in Italia e, quindi, conseguenza, Di Maio sarà in visita in Paesi «vicini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT