20 dicembre 2017 - 12:05

Audizione di Ghizzoni su Boschi, le reazioni. Salvini: «Tutti a casa», Speranza: «Trarne le conseguenze»

Immediate le reazioni politiche alle dichiarazioni dell’ex ad di Unicredit. Il presidente del Pd Orfini: «Confermato che non vi fu pressione». L’opposizione attacca: «Dichiarazioni gravissime, dimissioni»

Federico Ghizzoni e Maria Elena Boschi in una foto d’archivio (Imagoeconomica) Federico Ghizzoni e Maria Elena Boschi in una foto d’archivio (Imagoeconomica)
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«La ministra Maria Elena Boschi, nel dicembre 2014, mi chiese se Unicredit era in grado di acquisire Banca Etruria, che era in forte difficoltà». Le parole di Federico Ghizzoni, ex amministratore delegato di Unicredit (e oggi presidente di Rothschild Italia) alla commissione parlamentare sulle banche scaldano subito il clima politico. Immediate le reazioni. Sia dal centrodestra che dal centrosinistra. «Visco, Vegas e oggi Ghizzoni confermano che non vi fu alcuna pressione - sottolinea Matteo Orfini, presidente del Pd - Ghizzoni, inoltre, spiega che, a differenza di quanto scritto da De Bortoli, l’opzione acquisto di Etruria era già aperta prima del colloquio con Boschi. Direi che possiamo passare oltre e lasciare le strumentalizzazioni a chi non ha idee e progetti da presentare al Paese». «Commissione banche ecco che Ghizzoni spiega due cose elementari: Boschi non fece pressioni, esame su Etruria era già in corso, manifestò esclusivamente preoccupazione per le famiglie e imprese di quel territorio - scrive su Twitter il senatore Pd Mauro Del Barba, membro delle commissione di inchiesta sulle Banche - Quello che farebbe qualsiasi politico coscienzioso, no pressioni».

Opposizioni all’attacco

All’attacco le opposizioni. «Audizione Ghizzoni, questa è una comica! Marco Carrai, che Renzi voleva mettere a capo della struttura di cybersecurity nazionale, avrebbe mandato a Ghizzoni un’email in cui lo sollecitava a dare una risposta per Banca Etruria! Tutti a casa». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini. «Siamo seri: Ghizzoni conferma alla lettera la versione di un galantuomo come Ferruccio De Bortoli - scrive invece su Twitter il senatore di Mdp ed esponente di Liberi e uguali Miguel Gotor - Tra l’altro: perché ci sia conflitto di interessi non è necessaria la `pressione´, ma basta la condizione oggettiva potenzialmente condizionante a prescindere dal risultato». «Renzi, Boschi, Carrai, un indecente clan che ha occupato la Repubblica italiana soltanto per affari personali Ghizzoni Etruria», commenta Alessandro Di Battista del M5s. «Le audizioni in commissione banche confermano un conflitto di interessi chiaro ed evidente. Questo non può essere più nascosto - dice Roberto Speranza, coordinatore di Mdp ed esponente di Liberi e uguali - È ormai chiaro a tutti che le ricostruzioni di De Bertoli erano vere. Non resta che trarne le conseguenze politiche» «Dichiarazioni gravissime da parte di Ghizzoni - dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni - L’ex Amministratore di Unicredit conferma un maldestro interessamento del giglio magico per le sorti di Banca Etruria. Un quadro opaco che mette una pietra tombale sulla credibilità politica di Renzi e della Boschi. Verrebbe da chiedere ancora le dimissioni della sottosegretaria, ma ancora una volta non arriveranno. Ci penseranno gli italiani tra poche settimane a chiudere i conti con questi bugiardi. La Boschi si candidi nel collegio di Arezzo e accetti il giudizio dei cittadini invece di continuare a scappare dalle sue responsabilità».

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