4 novembre 2017 - 17:32

Banche, incontro a porte chiuse tra Renzi e Casini a Firenze. Ira del M5S: Casini si fa dettare l’agenda da Renzi?

Il `faccia a faccia´ si sarebbe reso necessario sia per il lavoro che Casini sta svolgendo in commissione banche ma anche in vista delle coalizioni. La polemica dell’M5S. Casini replica: «I grillini stiano sereni»

di Marco Galluzzo

Banche, incontro a porte chiuse tra Renzi e Casini a Firenze. Ira del M5S: Casini si fa dettare l'agenda da Renzi?
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Renzi e Casini
Renzi e Casini

«È uno scandalo», grida il movimento di Beppe Grillo. «Casini si fa dettare l’agenda da Renzi, inaudito!», rilanciano ancora i grillini. Nel giorno in cui è ufficiale la decisione dei presidenti del Parlamento (la commissione sulle Banche si fermerà con la fine della legislatura, e dunque non ci sarà alcuna proroga), è un incontro fra Pierferdinando Casini e l’ex premier a segnalarsi come notizia del giorno.

Il presidente della Commissione parlamentare sulle Banche, che in questi giorni sta ascoltando sia Bankitalia che la Consob, e che la prossima settimana sottoporrà le due istituzione ad un confronto, si intrattiene a Firenze con Matteo Renzi per un colloquio privato e tanto basta per scatenare le reazioni politiche.

Casini è a Firenze per la presentazione di un libro, Renzi è di casa, i due si incrociano nei saloni del Palazzo della Regione e decidono di intrattenersi per una ventina di minuti. La notizia diventa pubblica: i due hanno parlato sia di banche che di elezioni, racconta il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che li ospita. E quella che appare come uno scivolone mediatico produce indignazione non solo fra i grillini. Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia, detta una nota alle agenzie: «Chiederemo conto e chiarimenti a Casini». Il movimento di Grillo rincara la dose: «Casini sta già passando all’incasso in vista delle Politiche».

Intanto è ufficiale: sia il presidente del Senato che la presidente della Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini, hanno risposto allo stesso modo ad una lettera dello stesso Casini. I lavori della Commissione sulle Banche non possono essere prorogati, dunque dureranno, per prassi consolidata, sino a quando durerà la legislatura, cioè sino a fine dicembre. Insomma restano due mesi scarsi. E fra gli obiettivi, segnala lo stesso Casini, «si impone un confronto fra Banca d’Italia e Consob. Abbiamo registrato incongruenze e visioni diverse, credo sia nell’interesse di tutti arrivare alla verità con un accertamento preciso del quadro delle responsabilità».

Il confronto è già stato calendarizzato per giovedì, poi dovrebbe essere la volta del governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Martedì invece ci sarà l’audizione dei commissari liquidatori di Veneto Banca e Banca Popolare Vicenza: dovrebbe esserci anche Fabrizio Viola, commissario per entrambe. Viola risulta indagato, insieme ad Alessandro Profumo, per ostacolo alla vigilanza. Un tour de force per Casini, che ai grillini risponde così: «I 5 stelle stiano sereni: se ci fosse stato qualcosa di riservato non avrei visto Renzi davanti a centinaia di persone».

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