Milano, 21 novembre 2017 - 22:07

Sicilia, le voci di un asse FI-Pd sugli incarichi all’Ars (con M5S fuori)

Il leader forzista Gianfranco Miccichè in pole position per guidare l’Assemblea. La vicepresidenza andrebbe ai democratici

Gianfranco Miccichè (Imagoeconomica) Gianfranco Miccichè (Imagoeconomica)
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Mentre Nello Musumeci taglia e cuce la tela del centrodestra inserendo e cancellando i troppi candidati ai 12 assessorati della sua giunta dove dovrebbe entrare Vittorio Sgarbi, il cosiddetto «laboratorio Sicilia» potrebbe riservare una curiosa sorpresa nella formazione della presidenza dell’Assemblea regionale. Con un asse non ancora dichiarato tra Forza Italia e Partito democratico per fare fuori il Movimento 5 Stelle dalla governance di Palazzo dei Normanni. Tutto si gioca attorno alla non scontata elezione di Gianfranco Miccichè come presidente dell’assemblea nella sontuosa residenza di re e viceré. Ma se l’intesa prendesse corpo saremmo al primo embrione di larghe intese (anti Grillo) da sperimentare nell’isola.

Trattative per un «aiutino»

C’è il rischio di prefigurare scenari ancora prematuri. Ma sembra che siano in corso grandi manovre in vista dell’11 dicembre, data fissata per la prima seduta dei 70 deputati (per Statuto da non chiamare consiglieri regionali) eletti il 5 novembre. Sul più alto scranno di questa Assemblea che, intanto, finisce sui giornali per un arresto o una denuncia di deputati più o meno «impresentabili», vuole tornare Miccichè, il colonnello berlusconiano eletto alla stessa carica nel 2006. Cosciente però che la maggioranza dei 36 deputati della sua coalizione potrebbe sfaldarsi sotto i colpi dei franchi tiratori. E per questo sarebbero partite trattative per un «aiutino» da parte di una parte degli 11 deputati Pd, in cambio di una forte vice presidenza. Ma, al di là, di un interesse diretto e personale di Miccichè, in guardia anche dal possibile fuoco amico del suo stesso campo, un embrione di larghe intese finirebbe comunque per bloccare le aspirazioni del Movimento 5 Stelle che, come seconda formazione che con Giancarlo Cancelleri ha raggiunto il 35 per cento, potrebbe rivendicare una vice presidenza.

I nomi che circolano

Ipotesi prevista da un galateo istituzionale in passato rispettato. Le prime voci darebbero in pole position il giovane deputato Pd di Catania Luca Sammartino, eletto con 32 mila voti. Ma circolano i nomi dell’ex capogruppo Antonello Cracolici e del vice presidente uscente dell’Assemblea, Giuseppe Lupo. Voci che lasciano «sbalordito» il segretario regionale Fausto Raciti che però non disdegna: «Nego alcun tipo di contatto con Miccichè o Musumeci, anche se non ho una preclusione rispetto a una soluzione d’aula...». Proprio nessun contatto con Miccichè? «E come facevo? Non s’è più visto dopo le elezioni. Dicono che sia tornato adesso, dopo essersi rimesso in sesto...». Riferimento implicito a una settimana di beauty farm nel Nord Italia, forse su indicazione di Berlusconi.

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