Milano, 27 novembre 2017 - 07:26

Delrio: ho un bel lavoro, non so se mi ricandiderò. Pisapia? Lasci stare i veti

Il ministro: nella sua esperienza di governo Giuliano non ha mai avuto problemi ad imbarcare moderati come Tabacci. In un’alleanza per il lavoro chi ci sta è benvenuto

Il ministro Graziano Delrio (Lapresse)
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«La Leopolda non è mai stata una vetrina».
Che fine hanno fatto Baricco, Farinetti, Pif?
«I veri vip sono queste migliaia di persone che, come noi, hanno voglia di portare le loro esperienze». Tocca a Graziano Delrio e, prima di salire sul palco, il ministro delle Infrastrutture risponde agli interrogativi che assillano il centrosinistra.

Lei vorrebbe allargare, ma Pisapia alza le barricate per fermare Alfano. L’ex sindaco è un alleato ingombrante?
«No, nella sua esperienza di governo Pisapia non ha mai avuto problemi a imbarcare moderati come Tabacci. La potenziale coalizione si costruisce senza veti. Se io propongo un’alleanza per il lavoro, chi ci sta è benvenuto».

Ma se lei propone lo ius soli Alfano non ci sta, giusto?
«Noi siamo impegnati a far passare la legge, le battaglie si fanno fino in fondo e poi si vede».

Renzi sembra aver scelto il biotestamento. E lei?
«Noi continuiamo a crederci».

In quale delle due leggi?
«Speriamo in tutte e due».

Per far passare lo ius soli metterete la fiducia?
«Il premier non ha escluso questa ipotesi, ma non ci dovrebbe essere una direttiva di partito».

Esiste ancora la possibilità di dialogo con Mdp?
«Sono abituato a prendere le parole sul serio e, da quel che leggo, non ci sono possibilità. Renzi ha detto che il programma è una pagina bianca e chi vuole la scriva con noi, Fassino continua a insistere ma loro rispondono no grazie».

Sbaglia Bersani quando parla di apertura tardiva?
«Più di così, Renzi cosa doveva fare? Se cambiano idea, volentieri».

Quanti voti può portarvi via Mdp nei collegi, a cominciare da Bersani ed Errani nella sua Emilia-Romagna?
«Il male che possiamo farci è non concentrarci su quello che serve al Paese. Stiamo lavorando a pancia bassa, per posizionare il Pd sulle proposte. Mi sembra poco utile continuare a parlare di alleanze».

Si candiderà nel collegio di Reggio Emilia?
«Non ci ho ancora pensato, davvero. Sapete che non dico storie. Io ho un bellissimo lavoro in ospedale, posso scegliere».

Vuol dire che potrebbe non candidarsi?
«Voglio dire che ho molte grane tutti i giorni come ministro. Ma garantisco che noi abbiamo tanti argomenti per convincere la gente, perché di campagne elettorali ne abbiamo fatte molte».

Le politiche non saranno un passo a due tra M5S e centrodestra?
«Sono molto ottimista e fiducioso, a costo di essere preso in giro. La vittoria è possibile e vicina. Quando la nostra proposta sarà tutta in campo gli italiani sapranno giudicare tra chi improvvisa, chi propone cose irrealizzabili e chi ha tirato fuori il Paese dalla crisi».

Volete ribaltare l’idea che siete destinati a perdere?
«Siamo totalmente competitivi perché sceglieremo i candidati migliori e invito la dirigenza del Pd a concentrarsi su questo». Arriva Matteo Richetti e gli getta le braccia al collo: «È vero che Graziano è il più bello di tutti? Io l’ho scelto per questo».

Delrio, chi sarà il candidato premier? Renzi, Minniti?
«Il leader è il nostro segretario e quel che succede dopo dipenderà dalle interlocuzioni con il presidente della Repubblica. Berlusconi docet, loro non decidono il presidente del Consiglio».

Oltre a Paolo Siani, pescherete nella società civile?
«Lorenzo Guerini mi dice che sono irresponsabile (ride, ndr) perché vorrei gente anche senza esperienza. Come Matteo io sono molto aperto al ricambio della classe dirigente e penso che ogni tanto il dilettantismo dia una sensazione di freschezza».

Non siete voi che rimproverate a Grillo di voler affidare il Paese ai dilettanti?
«Sì, ma un conto è portare ragazzini, altra cosa portare gente che conosce la vita perché ha fatto il magistrato, l’imprenditore, il padre, o la madre di famiglia».

Vi preoccupa la leadership di Pietro Grasso?
«Ho per lui un grande rispetto istituzionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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