Milano, 27 ottobre 2017 - 15:50

Voto in Sicilia, interpellanza M5s: «Rischio brogli, venga l’Osce»

Martedì discussione in Commissione affari costituzionali della Camera. «Nulla lascia presagire che esse saranno libere da inquinamenti estranei alle logiche proprie di una competizione in un Paese democratico»

Danilo Toninelli (Ansa) Danilo Toninelli (Ansa)
shadow

Il governo deve «adottare tempestivamente iniziative, anche normative» per avanzare all’Osce la richiesta di invio di osservatori elettorali alle elezioni regionali siciliane perché «nulla lascia presagire che esse saranno libere da inquinamenti estranei alle logiche proprie di una competizione in un Paese democratico». È l’interpellanza di M5s, prima firma Danilo Toninelli, che sarà discussa martedì in Commissione Affari costituzionali della Camera.

«Presenti numerosi personaggi sotto inchiesta»

Il documento di M5s (firmato anche da Luigi Di Maio, Daniele Pesco, Simone Valente e Emanuele Scagliusi) rileva che «nessun Paese può dirsi esente da fenomeni illeciti, brogli, violazioni, palesi o latenti» in occasione delle elezioni, ma che tali fenomeni, «ove confinati all’occasionalità o all’esiguità, non intaccano l’essenza democratica di un Paese». Invece «nel nostro Paese i fenomeni di compressione della libertà di voto o connessi a brogli non sono da considerarsi occasionali né esigui». Le elezioni siciliane, poi, «destano particolare preoccupazione» perché «nelle liste di candidati a sostegno degli aspiranti presidenti della giunta regionale sia della coalizione di centrodestra che di centrosinistra sono presenti numerosi personaggi sotto inchiesta ovvero sotto processo ovvero condannati in primo grado ovvero figli di personaggi politici oggetto di pesanti inchieste e condanne nel recentissimo passato», per non parlare del fatto che «vi sono anche numerosi casi di candidati sotto inchiesta per reati legati specificamente al procedimento elettorale». Insomma «nulla lascia presagire che le imminenti elezioni siciliane, data anche la loro primaria rilevanza anche dal punto di vista nazionale, saranno libere da inquinamenti estranei alle logiche proprie di una competizione in un Paese democratico». Di qui l’impegno al governo «ad adottare tempestivamente iniziative, anche normative, per avanzare all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) la richiesta di invio di osservatori elettorali in occasione delle prossime elezioni regionali siciliane del 5 novembre, al fine di assicurare la loro presenza presso gli uffici elettorali di sezione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT