Milano, 28 ottobre 2017 - 13:07

Minniti: «Ora tocca allo ius soli,
il Pd non può rinunciarvi»

Il ministro degli Interni alla conferenza programmatica dei dem a Napoli: «Dobbiamo approvare la legge in questa legislatura». Renzi: «Nessuna rottura con il governo»

Il ministro degli Interni Marco Minniti con il segretario del Pd Matteo Renzi a Napoli (Ansa) Il ministro degli Interni Marco Minniti con il segretario del Pd Matteo Renzi a Napoli (Ansa)
shadow

Dopo la legge elettorale, il discusso Rosatellum, è tempo di un altro obiettivo che sta a cuore al Pd (anche se i numeri per ottenerlo sono precari). «L’adesso è lo ius soli: da qui dobbiamo prendere l’impegno solenne di approvare in questa legislatura lo ius soli. Non è una legge sull’immigrazione ma sull’integrazione, sono due cose radicalmente diverse». Lo dice il ministro dell’Interno Marco Minniti, dal palco del museo di Pietrarsa di Napoli, dov’è in corso la conferenza programmatica del Pd. «Un grande partito di fronte a una legge di principi si batte, decide, convince. L’unica cosa che un grande partito non fa è rinunciare: noi non rinunceremo», sottolinea. In prima fila, ad applaudirlo, il segretario Pd Matteo Renzi che più tardi ha messo in chiaro: «Nessuna rottura tra il Pd e il governo».

Le politiche dell’immigrazione

Dallo ius soli alla stretta agli sbarchi. Minniti rivendica il lavoro fatto negli ultimi mesi. «Abbiamo avviato una nuova fase di politiche dell’immigrazione ma senza sconfiggere l’illegalità non abbiamo la forza di parlare al popolo italiano. Su questi temi l’ambizione deve essere non solo parlare a coloro che la pensano come noi. Il Pd non può pensare di esorcizzare la paura: è un sentimento talmente profondo che a volte qualcuno ce l’ha e non la confessa neanche al suo vicino. Un grande partito popolare sta vicino a quelli che hanno paura. La differenza tra noi e i populisti è questa. Noi siamo accanto a coloro che hanno paura. Li ascoltiamo e incoraggiamo per liberarsi dalle paure. I populisti vogliono tenerli incatenati alle loro paure».

Ius soli, che cos'è e cosa prevede la legge in discussione in Parlamento
Premessa #1: cosa avviene ora

«Paese migliore di come l’abbiamo trovato»

«Un partito che si presenta alle elezioni, annuncio che si voterà, lo dico da ministro dell’Interno - ha aggiunto Minniti - per vincere la partita e la sfida del consenso ha bisogno di credibilità e passione. Noi abbiamo credibilità ed è merce rara che non dobbiamo sciupare. Deriva da quello che abbiamo fatto in questi anni, per noi parlano i fatti. Noi ci presentiamo agli italiani riportando un Paese migliore di quello che abbiamo trovato. Lo avete fatto con la forza e la dedizione di Matteo Renzi, oggi lo facciamo insieme con Paolo Gentiloni. Il primo punto del nostro programma è l’orgoglio per quello che abbiamo fatto, ma non lo abbiamo fatto da soli. È dai risultati che abbiamo ottenuti che deve partire la sfida unitaria, non tra diplomazie tra persone», ha concluso.

Renzi d’accordo con Minniti

«Marco citava l’orgoglio delle cose fatte. Ci avviamo a chiudere in questa legislatura con un Paese che sta meglio rispetto a come lo abbiamo trovare. Non c’è nessuna fake news, nessun mentitore seriale che può negare i numeri». Lo ha detto il segretario Pd Matteo Renzi nel corso di un video postato in diretta su Facebook e Instagram dal treno `Destinazione Italia´, fermo in stazione a Portici mentre è in corso la conferenza programmatica dem, al ministro dell’Interno Marco Minniti.

Martina: «Il Pd pensa al futuro»

L’intervento del ministro ha aperto la seconda giornata della conferenza programmatica del Pd a Napoli. In avvio il vice segretario Maurizio Martina ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche interne. «Il Partito democratico lavora unito e sta progettando il futuro. Il Pd sta costruendo la propria proposta per il futuro dell’Italia - ha affermato - lavoro, impresa, sviluppo sostenibile, cura delle persone». «Noi lavoriamo su questo e ci rivolgiamo agli italiani - ha aggiunto - con l’idea che questo partito e questa comunità siano ancora fondamentali per il futuro del nostro Paese». «Da qui ripartiamo con grande forza, capacità di ascolto e confronto con la società - ha concluso - che ci porteremo, nelle prossime settimane, in lungo il largo per il territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT