29 aprile 2018 - 11:00

Friuli Venezia Giulia, affluenza al 49,65%: uno su due non va a votare

Urne aperte dalle 7 alle 23, domani alle 8 lo spoglio. Il pronostico favorevole alla Lega. I 19 Comuni dove si sceglie il sindaco. Il caso di Udine

di Franco Stefanoni

Da sinistra, Alessandro Fraleoni Morgera, Massimiliano Fedriga e Sergio Bolzonello Da sinistra, Alessandro Fraleoni Morgera, Massimiliano Fedriga e Sergio Bolzonello
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È del 49,65 per cento l’affluenza alle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia secondo il dato rilevato dalla Regione. Si sono recati alle urne 549.806 elettori su un totale di 1.107.415 aventi diritto. Nel 2013 l’affluenza fu del 50,48 per cento, ma si votò in due giorni. L’inizio dello spoglio è previsto per le 8 di lunedì 30 aprile. L’affluenza alle urne rilevata alle 19 è stata del 38,37 per cento, mentre alle 12 era stata del 18,07 per cento, con 200.139 elettori votanti.

Prima volta a giorno unico

Alle ore 7 si sono regolarmente aperti i 1.369 seggi elettorali dei 215 Comuni del Friuli Venezia Giulia, nei quali si vota fino alle ore 23 per le regionali, per le amministrative e per i referendum consultivi. Lo spoglio inizierà lunedì 30 aprile alle 8. È la prima volta che in questa Regione si voterà in un giorno soltanto. Il numero di seggi da assegnare, calcolati in base ai 1.219.191 abitanti residenti in Friuli Venezia Giulia secondo il censimento Istat al 31 dicembre 2016, sono 49 (uno ogni 25mila abitanti o frazione superiori a 10mila). I primi due seggi spettano al candidato vincitore alla presidenza e al secondo più votato, mentre gli altri 47 saranno ripartiti fra le cinque circoscrizioni del Friuli Venezia Giulia: Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone e Tolmezzo. La ripartizione avviene, secondo le disposizioni della legge elettorale, in base alle percentuali di voti raccolti dalle liste e dal neoeletto presidente. Nella stessa tornata elettorale si terranno anche le consultazioni per il rinnovo di diciannove amministrazioni comunali e sono previsti due referendum consultivi in materia di circoscrizioni per l’eventuale costituzione, per accorpamento, di due nuovi Comuni.

L’influenza sul governo nazionale

Il risultato regionale del Friuli Venezia Giulia potrebbe influenzare le trattative per la formazione del governo nazionale. La vittoria del candidato leghista Massimiliano Fedriga, dato per favorito rispetto a Sergio Bolzonello (centrosinistra, ex numero due di Serracchiani in regione) e Alessandro Fraleoni Morgera (M5S), fornirebbe al leader del Carroccio Matteo Salvini un peso specifico maggiore nella guida della coalizione formata insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Com’è andata alle Politiche

Nelle elezioni politiche del 4 marzo 2018, tenute meno di due mesi prima della data delle elezioni regionali, nella circoscrizione per la Camera del Friuli-Venezia Giulia, che corrisponde al territorio regionale, i partiti di centrodestra (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia-Udc) hanno ottenuto il 42,96% dei voti (42,97% di voti nei collegi uninominali), il Movimento 5 Stelle il 24,56%, mentre il centrosinistra (Partito democratico, +Europa, Civica popolare e Italia Europa Insieme) il 23,05% (il 23,07% dei voti all’uninominale); Liberi e uguali ha ottenuto il 3,20%, CasaPound l’1,27%, il Patto per l’autonomia l’1,02%, le altre liste di sinistra l’1,25% e il Popolo della Famiglia lo 0,70%.

Gli ultimi tre governatori

Nel 2013 in Regione era stata eletta alla presidenza Debora Serracchiani, sostenuta dal centrosinistra, che aveva preceduto per poco più di 2.000 preferenze, il presidente uscente Renzo Tondo (già presidente anche dal 2001 al 2003), espresso dal Popolo della Libertà. Non avendo raggiunto però la soglia dei 45% dei voti il premio di maggioranza attributo alla sua coalizione limitato al 55 % dei seggi, alla coalizione di Serracchiani erano stati attribuiti 27 seggi su 49. Tondo aveva invece governato il Friuli Venezia Giulia dal 2008 al 2013, eletto con il 53,82% dei voti, sostenuto da una coalizione di centrodestra, battendo il presidente uscente Riccardo Illy, sostenuto da una coalizione di centro-sinistra. Illy a sua volta era stato eletto presidente della Regione il 9 giugno 2003 con il 53,1% dei voti alla guida di Intesa democratica, una coalizione comprendente partiti e movimenti dell’Ulivo.

Il voto per 19 Comuni

Anche in 19 Comuni del Friuli Venezia Giulia oggi si vota anche per le amministrative, ovvero per l’elezione del sindaco e dei nuovi consigli comunali, per un totale di 336 consiglieri. Nel dettaglio, sono chiamati alle urne gli elettori dei seguenti Comuni: Udine (80.341); Sacile (17.005); Brugnera (7.856); Faedis (3.094); Fiume Veneto (10.490); Fiumicello Villa Vicentina (5.478); Fogliano Redipuglia (2.647); Forgaria nel Friuli (2.335); Gemona del Friuli (11.823); Martignacco (6.152); Polcenigo (3.708); San Daniele del Friuli (7.789); San Giorgio della Richinvelda (4.632); San Giorgio di Nogaro (6.764); Sequals (2.487); Spilimbergo (10.898); Talmassons (4.041); Treppo Ligosullo (851); Zoppola (8.189). Sono 17 i Comuni con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti in cui l’elezione amministrativa avverrà direttamente con il voto di oggi. Il rinnovo degli organi del Comune di Udine e di quello di Sacile (oltre i 15 mila abitanti) può comportare, invece, lo svolgimento del turno di ballottaggio nel caso in cui, al primo turno, nessuno dei candidati alla carica di sindaco abbia raggiunto la maggioranza assoluta dei voti validi. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 13 maggio. Sono previsti anche due referendum consultivi in materia di circoscrizioni comunali. I referendum riguardano l’eventuale fusione tra i Comuni di Aquileia e Terzo d’Aquileia e quella tra Raveo e Villa Santina. Coinvolgeranno in tutto 7.774 elettori, di cui 5.238 per la costituzione del nuovo Comune di Aquileia e 2.536 per quello di Villa Raveo.

Il caso Udine

Tra i Comuni del territorio friulano in corsa per rinnovare i consigli, particolare rilievo ha quello di Udine, oggi governato dal centrosinistra. In corsa figurano Pietro Fontanini del centrodestra, Vincenzo Martines del centrosinistra, (Luca Minestrelli di CasaPound, Enrico Bertossi di Prima Udine e Friuli futuro, Andrea Valcic di Patto per Udine, Stefano Salmè di Lista Salmè e Io amo Udine, e Rosaria Capozzi di M5S.

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