15 febbraio 2018 - 19:16

M5S, altri due candidati massoni
«Saranno tutti espulsi, chiediamo i danni». Le Iene: 14 non in regola

Salgono dunque a tre i rappresentanti grillini che fanno parte del Grande Oriente: dopo Vitiello in Campania i nuovi nomi sono quelli del toscano Piero Landi e del calabrese Bruno Azzerboni

di Claudio Del Frate

shadow

«Bruno Azzerboni e Piero Landi al momento della sottoscrizione della candidatura non hanno detto la verità e non ci hanno informato di far parte di una loggia massonica. Purtroppo non c’è nessun obbligo di legge a rendere pubblico l’iscrizione a una loggia massonica. Per questa ragione non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo gli sarà richiesto di rinunciare al seggio. Li inibiamo dall’utilizzo del simbolo e ci riserviamo di agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al Movimento 5 Stelle». Lo rende noto il Movimento 5 stelle intervenendo sulla polemica sulla composizione delle liste dopo che Il Foglio aveva pubblicato la notizia che ci sarebbe almeno un altro massone tra i candidati del M5s, dopo la vicenda di Catello Vitiello in Campania.

Pietro Landi era candidato per i pentastellati nel collegio uninominale della Camera a Lucca., Azzerboni è in lizza invece per un seggio in Calabria. In precedenza era venuto alla luce che un altro candidato grillino, Catello Vitiello, in lizza per l’uninominale in Campania, faceva parte del Grande Oriente. Sono dunque tre i rappresentanti del M5S inclusi in liste massoniche. I vertici del movimento avevano chiesto a tutti di rinunciare a candidarsi, fatto però tecnicamente impossibile una volta depositate le liste.

Le Iene: «14 parlamentari non in regola con i versamenti»

Intanto la redazione delle Iene ha reso noto che sono complessivamente 14 i parlamentari grillini coinvolti nel caso dei rimborsi. E’ il risultato di una nuova puntata dell’inchiesta condotta dalla redazione della trasmissione di Italia 1 . Di Maio, parlando con gli inviati della trasmissione aveva dichiarato che erano solo 8 i loro eletti che non avevano versato quanto dovuto al fondo per le piccole e medie imprese. Le iene non hanno reso noto i nomi degli altri sei parlamentari a loro dire «pescati» a non restituire quanto pattuito. La lista resa nota dallo stesso Di Maio di chi non ha versato comprende questi nomi: Ivan Della Valle (non ha restituito 270 mila euro), Girolamo Pisano (200 mila), Maurizio Buccarella (137 mila), Carlo Martelli (81 mila), Elisa Bulgarelli (43 mila), Andrea Cecconi (28 mila), Silvia Benedetti (23 mila) ed Emanuele Cozzolino (13 mila).

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT