8 gennaio 2018 - 09:34

Calenda: sulle tasse universitarie Grasso fa il verso a Trump

Il ministro critica il leader di Leu e attacca Movimento 5 Stelle e centrodestra: «le loro ricette economiche sono pericolose per l’Italia». Rientra la polemica sul canone Rai

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda (LaPresse) Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda (LaPresse)
shadow

Se dopo le elezioni «non avremo una politica economica seria e un governo in grado di esercitarla andremo incontro a seri problemi» perché l’emergenza non è stata del tutto superata e si deve stare «con i piedi per terra». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a Circo Massimo su Radio Capital. Due proposte su tre (quelle del centrodestra e del Movimento 5 stelle), ha spiegato, «sono pericolose per l’Italia perché non tengono conto della fragilità economica e tendono a promettere tutto a tutti, dalle pensioni minime all’abolizione del bollo auto, cose forse giuste ma che non ci possiamo permettere». Per Calenda il centrodestra con le sue promesse «mette a rischio i conti del Paese» mentre M5S propone «una fuga dalla realtà dove si sostituisce il lavoro con redditi inventati». Il centrosinistra, ha concluso, «ha invece portato l’Italia fuori dalla recessione e ha ridotto il deficit».

«Renzi il miglior candidato premier»

Quanto al suo futuro, il ministro dello Sviluppo economico conferma di non voler correre alle prossime elezioni politiche. Fare il parlamentare, dice , «non è il mio lavoro. Mi piace gestire e farlo secondo una visione politica. Darò una mano al centrosinistra ma non ho velleità di fare la riserva della Repubblica anche perché sono troppo giovane, né di fare oscure macchinazioni: Gentiloni è un premier molto migliore di come io potrei essere e mi auguro che se il centrosinistra vincerà lo faccia Renzi». Le larghe intese, aggiunge, «le vedo complicate anche se sarebbero necessarie soprattutto se fossero alla `tedesca´. Ma l’Italia è reduce da uno scontro violentissimo tra destra e sinistra. Non so se ci sono le condizioni per chiederle».

Canone Rai e tasse universitarie

Sul canone della Rai, oggetto di una vivace polemica nei giorni scorsi con il segretario del Pd, Calenda osserva: «mi sembra che Renzi si sia corretto e che ha intenzione di abbassarlo» e non di abolirlo. Penso che questo sia giusto perché la Rai deve dare prova di riuscire a spendere bene i soldi, ma abolirlo per farlo pagare con la fiscalità generale è un errore» perché, ha spiegato, «i soldi dello Stato non sono cosa altra rispetto ai soldi dei cittadini: sono gli stessi». Ma ce n’è anche per l’ultima proposta in tema di tasse lanciata dall’assemblea di Liberi e uguali: «La proposta di Petro Grasso» sull’abolizione delle tasse universitarie per tutti «si caratterizza come un supporto fondamentale alla parte più ricca del Paese». Sostenere i costi delle università con la fiscalità generale, attacca il ministro, «è l’opposto di quello che immagino Liberi e uguali vuole fare, è una cosa `trumpiana´ non di sinistra» perché così anche i cittadini meno ricchi (che oggi sono di fatto esentati) pagherebbero le tasse anche per quelli più ricchi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT