10 gennaio 2018 - 11:33

Salvini: «Vaccini, via l’obbligo se vince Lega». Scontro nel centrodestra

Il leader leghista: «Vaccini sì, obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche». Ma Paolo Romani (Forza Italia): «Noi favorevoli all'obbligo»

(Ansa) (Ansa)
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«Cancelleremo le norme del decreto Lorenzin. Vaccini sì, obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche». Lo annuncia su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini innescando una raffica di reazioni da destra a sinistra, passando per il M5S. Così, appena siglata la complicata intesa sulla candidatura di Attilio Fontana alla Regione Lombardia dopo il passo indietro di Maroni, tra Forza Italia e Lega si apre un altro delicato fronte.

La reazione di Forza Italia

A stretto giro arriva infatti la reazione del capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani: «Sono favorevole alla obbligatorietà dei vaccini. Non penso proprio che l'abolizione dell'obbligo entri nel programma del centrodestra. Noi lo abbiamo votato convintamente» ha detto il senatore al termine del vertice del centrodestra sul programma che si è tenuto a Montecitorio.

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Berlusconi pro Lorenzin: «Vaccini? Nell’interesse degli italiani»

Anche Silvio Berlusconi nel luglio scorso aveva sostenuto il decreto Lorenzin: «Se un provvedimento è giusto e va nell’interesse degli italiani noi siamo disposti a sostenerlo, qualunque governo lo proponga. In questo caso, si tratta di una misura di civiltà, voluta dalla comunità scientifica e nel primario interesse dei minori: nessun significato politico dunque a un voto che è una semplice espressione di buon senso».

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La replica del ministro: «Vacciniamo gli incompetenti»

«La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell’estremismo dell’incompetenza», replica il ministro della Salute Lorenzin. E poi: «La Lega gioca, per qualche voto in più, sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli, rischiando di continuare a perorare una causa “no vax”, che mette seriamente a rischio le campagne di informazione scientifiche e sanitarie. L’Italia va vaccinata dagli incompetenti».

Renzi: «La destra torna indietro su lavoro e salute»

«Berlusconi torna indietro sul lavoro. Salvini torna indietro sui vaccini. La destra italiana di oggi è questa qui. Noi vogliamo andare avanti. Per l’Italia, senza paura», attacca il segretario del Pd Matteo Renzi.

Burioni: «La legge sta funzionando molto bene»

«Abbiamo appena seppellito un padre di 41 anni morto di morbillo, una malattia che in Italia esiste ancora a causa delle basse coperture vaccinali — ribatte l’immunologo e virologo da mesi in campo a sostegno dei vaccini e probabile candidato del Pd alle elezioni — Abbiamo da poco una legge votata a larga maggioranza che pare stia funzionando in modo eccellente, che potrebbe risolvere questo problema e che altri Paesi (come la Francia) hanno preso ad esempio. È evidente che un bravo politico ha il dovere, per raccogliere qualche voto accarezzando il peggio del nostro Paese, di proporre la sua abolizione. Ditemi pure di non entrare in politica, ma non mi dite che “tutti sono uguali”. Non sono tutti uguali».

I grillini: «Sì ai vaccini, non all’obbligo»

«Nonostante il tentativo di screditarci a colpi di bufale, sul tema dei vaccini la nostra posizione è assolutamente chiara, scritta nero su bianco da tempo e l’abbiamo ribadita ovunque — commenta Paola Taverna, senatrice del M5S — Siamo favorevoli ai vaccini ma contrari al decreto Lorenzin, che impone l’obbligo in luogo della raccomandazione»

Ue: «Molto preoccupati per aumento scetticismo »

Mentre la polemica cresce arriva anche una presa di posizione della Ue. «Vogliamo sottolineare l'importanza dei programmi di vaccinazione nella protezione della salute pubblica. Ad oggi, la copertura vaccinale rimane elevata nell'Ue, tuttavia, siamo molto preoccupati per l'aumento dello scetticismo sui vaccini». Così la portavoce della Commissione Ue per la Salute, Anca Paduraru all'Ansa, che pur non volendo commentare le dichiarazioni di Matteo Salvini, ribadisce la posizione dell'esecutivo Ue. «La vaccinazione è responsabilità degli Stati membri e delle loro autorità».

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