Bersani e «quelli scappati nel bosco»
Tutte le metafore dell’ex segretario Pd

«Andiamo a riprendere chi è scappato nel bosco». Traduzione dal bersanese: andiamo a caccia degli elettori che votavano Pd ma adesso sceglierebbero altri partiti o l’astensione. Ieri sera in tv l’ex segretario del partito democratico Pierluigi Bersani - tra i fondatori degli scissionisti di Liberi e Uguali, il nuovo partito guidato da Pietro Grasso - ha insistito sulla sua nuova metafora. Quasi fosse lo slogan per la sua campagna elettorale. Forse anche più efficace di quel «Per i molti non per i pochi» che compare sui manifesti del partito, peraltro ripreso dai laburisti inglesi.

Dal pozzo al tortello, il catalogo è questo

Non è certo la prima metafora usata da Bersani. Che anzi ne teorizza l’uso perché «è la figura retorica più democratica che c’è: se fatta bene riesce a far capire con immediatezza un concetto magari non semplice». La lista è lunga. Si va dal «Siam mica qui a smacchiare i giaguari», che portò alla «non vittoria» nelle elezioni del 2013 alla variazione sul tema del «Siam mica qui ad asciugare gli scogli». C’è poi il «Se bevi l’acqua non dimenticarti chi ha scavato il pozzo», rivolto al Rottamatore Matteo Renzi, al «Tu vuoi un tortello a misura di bocca». E ancora: «Non è che puoi fare una scarpa e una ciabatta», parlando di riforma del fisco o «è difficile rimettere il dentifricio nel tubetto», quando il Pd litigava al suo interno sul Jobs act, la riforma del lavoro.