17 gennaio 2018 - 10:00

Tv senza canone, università gratis Una giornata di promesse elettorali

Come sarebbe la giornata di un italiano se tutte le proposte dei partiti diventassero magicamente realtà. Una ricostruzione semi seria tra più lavoro, meno tasse, pensioni anticipate e più ricche. E il debito pubblico? Quello è un incubo non un sogno

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Accendere la tv, tanto il canone non si paga. Prendere la macchina, tanto il bollo non c’è più. Magari iscriversi all’università, perché le tasse sono state azzerate. Come sarebbe la giornata tipo di un italiano se dopo il 4 marzo, con un tocco di bacchetta magica, tutte le promesse elettorali diventassero realtà?

Più lavoro e meno tasse

La ricostruzione semi seria corre su un messaggino che negli ultimi giorni gira via Whatsapp. Si potrà cercare più facilmente un impiego perché le tasse sul lavoro saranno tagliate, lo dicono quasi tutti i partiti. Non ci saranno più paghe da fame perché arriverà il salario minimo, promette il Pd. Essere licenziati sarà più difficile perché tornerà l’articolo 18 (Pietro Grasso). E si guadagnerà anche di più perché tanto avremo la flat tax, la tassa fissa tra il 15 e il 23%, promessa da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. E chi, nonostante tutti questi vantaggi, un lavoro non lo troverà? Nessun problema, ci sarà pur sempre il reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle.

In pensione prima e con più soldi

La pensione non sarà più un miraggio, visto che la legge Fornero sarà abolita come promesso da Matteo Salvini. E spariranno anche le pensioni da fame, perché la minima raddoppierà e arriverà a mille euro (lo dice Silvio Berlusconi). Cosa fare nel (tanto) tempo libero a disposizione?

La tv senza canone e le case chiuse

Potremo accendere la televisione con il vantaggio di non dover pagare il canone della Rai (ne ha parlato Matteo Renzi). Chi preferisce uscire potrà prendere la macchina risparmiandosi il bollo (come promesso da Silvio Berlusconi). Magari per iscriversi all’università che sarà senza tasse, come annunciato da Pietro Grasso. Senza contare che riapriranno pure le case chiuse, come annunciato da Matteo Salvini.

Un dettaglio che sarebbe un incubo

Una vita da pacchia, insomma. Poi ci sarebbe il dettaglio debito pubblico, che finirebbe per esplodere. Ma qui si parla di sogni non di incubi. E poi il voto che sta arrivando tra un anno (anzi, tra due mesi) passerà.

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