2 marzo 2018 - 11:30

Il ministro M5S «amico di Renzi»: è ancora consulente del governo Gentiloni

Polemica sul preside di Brindisi, che Di Maio vuole all’Istruzione: «Disse sì alla Buona scuola». Ed è ancora consulente Miur

di Antonella De Gregorio

shadow

Salvatore Giuliano, il preside candidato dal Movimento Cinque Stelle a governare l’Istruzione, che ha collaborato a stendere il progetto della Buona Scuola, ha speso buona parte del suo intervento di «investitura», giovedì sul palco dell'Eur, a chiarire che a lui la Buona scuola non piace («non ho scritto nemmeno una parola» ha giurato); e che non è amico di Matteo Renzi: «l’ho visto tre volte e ci avrò parlato tre minuti. Io ho una concezione diversa dell’ amicizia». In dissonanza totale con il video messo in rete dall'ex premier in cui il dirigente dell’itis Majorana di Brindisi dichiara convinto: « La scuola è con lei, presidente». E poi ci sono i tweet in favore della Buona Scuola, la partecipazione alla festa Pd di Firenze nel 2016, le riunioni al Miur. E ancora oggi Giuliano figura in ben due team di consulenti nominati a novembre dal ministero dell'Istruzione: uno per mappare e diffondere il digitale a scuola (Guarda il documento) l’altro per elaborare le linee guida sull’uso degli smartphone in classe.

Consulente del Miur

Per tutta la giornata, ieri, la polemica su Salvatore Giuliano («...so quello che pensate, ma sono un bravo ragazzo», ha detto, nel suo intervento, ironizzando sulla sua omonimia con il bandito) ha tenuto banco, su Facebook e sui mezzi di informazione tradizionali. Il dirigente ha sostenuto che la legge 107 deve essere «corretta». Poi ha sterzato decisamente: «È un disastro, va abolita». E intanto sui social si scatenava la bagarre: intanto perché Giuliano fa parte della schiera dei presidi-sceriffo considerati «nemici» dal popolo della scuola; e poi perché il preside soprannominato «2.0» è stato parte dello staff della ministra Stefania Giannini prima ed è tutt’ora (la conferma è arrivata dal Miur) membro di commissioni di lavoro volute da Valeria Fedeli. Un commento sarcastico arriva via Twitter dall'ex inquilina di viale Trastevere: «Giuliano sarebbe un ottimo ministro - scrive -. Ha l'esperienza X fare bene, l'ha dimostrato dando un contributo qualificante a #LaBuonaScuola».

Una truffa?

«Tradire se stessi e le proprie idee è quanto chiede Casaleggio per avere un posto con i grillini? Altrimenti faremmo veramente fatica a capire la metamorfosi di Giuliano» afferma in una nota Anna Ascani, parlamentare Pd. «Una truffa nella farsa? Una farsa nella truffa?» si chiede la deputata, che conclude che forse, allora, i Cinquestelle «approvano la Buona scuola e hanno preso in giro gli italiani».

Ministri 5 stelle, tutti i nomi: da Giuliano a Bartolazzi, da Tridico a Fioravanti
Emanuela Del Re|Esteri

Boomerang

Di Maio, degli incarichi di Giuliano si è limitato a dire: «Sostenne la Buona Scuola nel 2015 ma è uno dei tantissimi italiani delusi da Renzi». Adesso sembra chiaro che il suo coinvolgimento è stato ben più ampio e determinante. «Questo professore molto bravo - ha detto Matteo Renzi - uno di quelli che 5 stelle chiamano preside sceriffo, è stato consulente prima di Giannini e poi di Fedeli. Come cantava Fiorella Mannoia “come si cambia per non morire”. Sulla buona scuola - ha aggiunto - mi hanno massacrato, mi hanno insultato, e chi mettono come ministro? Uno che ha scritto la buona scuola. Su FB monta la protesta: «Se è così il mio voto non lo avranno di certo». Insomma, aver pensato a un preside per dirigere la Scuola potrebbe rivelarsi un boomerang per il Movimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT