Milano, 23 ottobre 2017 - 20:02

Rustioni-Dego: il direttore e la violinista, musica in coppia

Primo disco insieme per Daniele Rustioni e Francesca Dego, fidanzati da 11 anni e sposati da due: «Rinuncio a un terzo degli ingaggi per stare di più con mia moglie»

shadow

Hanno appena inciso il loro primo disco insieme: «Le nostre carriere sono lanciate, riusciamo a incrociale due-tre volte a stagione». Daniele Rustioni e Francesca Dego sono una coppia d’oro nella classica italiana: 34enne milanese lui, già applaudito alla Scala in una Bohème stellare con le dive Netrebko e Gheorghiu, 28enne lecchese lei, violinista che ha già inciso le Sonate di Beethoven e i Capricci di Paganini.

Si sono sposati il 30 giugno 2015 dopo 11 anni di fidanzamento: «Per gli esami doveva studiare i Concerti di Beethoven e Brahms e mi chiese di accompagnarla al pianoforte. La conoscevo di fama, lei era “la Dego”, la violinista più brava del Conservatorio; c’è un punto in Beethoven in cui io devo solo ripetere quattro semplici accordi mentre il violino fa una frase molto lirica; in quel punto mi girai, la fissai e…». «Mi fece capire che voleva accompagnarmi anche senza pianoforte. Ero un po’ in imbarazzo: avevo solo 15 anni…». Ora l’accompagna dal podio nel Concerto di Wolf-Ferrari che compare nel appena inciso per Deutsche Grammophon assieme al Primo di Paganini. Il cd uscirà venerdì, compleanno del virtuoso genovese e a 200 anni dalla composizione del suo Concerto. Ma la curiosità è tutta per Wolf-Ferrari: «Una pagina rarissima, non esistono incisioni ufficiali e non la conoscevo neppure io — confessa Dego —. Mi sono innamorata subito di questo concerto. Wolf-Ferrari lo scrisse nel 1946 ma non c’è l’ombra della guerra: è un canto d’amore, il 70enne compositore si era follemente innamorato di una ragazza e glielo dedicò. Ho avuto l’onore di firmare varie prime nazionali, dalla Russia al Sudafrica; e il 13 gennaio lo suonerò con Daniele alla Fenice: nonostante Wolf-Ferrari sia veneziano non è ancora stato eseguito in Laguna».

I due concerti hanno permesso l’incrocio tanto desiderato quanto infrequente dei loro percorsi artistici: «È un brano teatrale e io amo molto dirigere l’opera, ma allo stesso tempo mi sto impegnando per valorizzare il 900 sinfonico italiano — sottolinea Rustioni —. La scelta della City of Birmingham? Ho lavorato molto bene con questa orchestra, come del resto con tutte le principali formazioni inglesi ad eccezione della London; ho vissuto quattro anni a Londra lavorando al Covent Garden, gli stessi anni in cui Francesca era nella City per frequentare il Royal College. Oggi nonostante siamo sposati è più difficile vederci, ma sto rinunciando a un terzo degli ingaggi per riuscire a frequentarla almeno una-due volte a settimana». Facendo acrobazie: «Una volta dirigevo Nabucco a Stoccarda, lei suonava a Bangkok; avevo due giorni liberi, andai in treno a Francoforte e da lì volo diretto in Tailandia; concerto, un saluto ed ero di nuovo sull’aereo».

«Io non sono così estrema, ma lui può studiare in viaggio, io col violino no e quindi posso muovermi di meno» è la scusa di Dego, che poi accusa: «Non sono gelosa delle cantanti che frequenta, le conosco quasi tutte. È lui che controlla sempre su internet i musicisti con cui suono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT