29 marzo 2018 - 16:06

#Corrierelive, Margherita Buy: «Salvini è stato abile, ma a me fa paura chi fa politica così»

«Sono molto competitiva, avrei fatto la tennista. I premi non mi bastano mai. Rimpiango ancora a quel David dato a un’altra...» scherza l’attrice protagonista di «Io c’è» che esce oggi al cinema: «Mi piace l’idea di poter scherzare anche sulla religione»

di Carlotta De Leo

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«Da piccola avrei voluto fare la tennista. Anche se, devo ammetterlo, sul campo ero una mezza schiappa». Margherita Buy confessa il sogno di fare la sportiva: «Non so dire poi come iniziai la carriera di attrice». Eppure oggi è l’interprete femminile più premiata in Italia: «Sì ma non ditelo troppo che se no non me li danno. Io sono competitiva, quando entro tra i finalisti voglio vincere: i premi non bastano mai. Rimpiango ancora quel David dato a un’altra...» dice con il sorriso la protagonista del film «Io c’è» di Alessandro che esce giovedì 29 marzo. Una pellicola che con ironia tocca un tema «difficile» come la religione: «Mi piace l’idea di mettermi in mezzo alle polemiche che speriamo solleverà questa pellicola» spiega.

Tasse e donazioni

Il film - che ha nel cast anche Edoardo Leo e Giuseppe Battiston - racconta come un bed and breakfast un tempo di lusso venga rilanciato «esentasse» trasformandolo in un luogo di culto di una nuova (e cialtronesca) religione: lo «Ionismo». Ma è giusto che gli istituti religiosi che fanno ospitalità non paghino le tasse? « Faccio la commercialista nel film ma non sono un’esperta - scherza Buy - Comunque no, non mi pare giusto. Però bisogna dire che con le donazioni fanno tante opere buone».

La fede

Possiede il dono della fede? «La fede è come una corrente a intermittenza. Se sei formata in un certo modo, se hai una formazione cattolica tradizionale e sei andata a scuola dalle suore come ho fatto io, la religione entra un po’ nel tuo dna. È molto difficile non ritornare sul tema, soprattutto nei momenti in cui non stai bene. Per me è un riferimento emotivo per una richiesta d’aiuto» spiega l’attrice. «Certo, è tutto un’astrazione. C’è una battuta del film che lo spiega: esiste una religione plausibile?» racconta Buy.

Il radar anti cialtroni

Il film Aronadio, però, analizza anche il tema della nuova spiritualità e si spinge su quel labile confine tra fede e la cialtroneria rappresentata dai cosiddetti guru e dalla faciloneria di chi vuole credere a qualunque cosa. Tanto che nel film lo Spritz (sì, proprio il cocktail) è un elemento caratterizzante dello ionismo. «Il film ha una struttura chiusa, e il finale è molto bello. Perché alla fine lo stesso Edoardo Leo si spaventa per il potere che ha ottenuto proprio perché le persone sono affamate di credere in qualcosa - spiega Buy —. Io non finirei mai in una situazione del genere perché ho una specie di radar per i cialtroni. Sono talmente diffidente che dovrebbe essere davvero bravo bravo sto cialtrone per cascarci.... » scherza. E poi aggiunge: «Io farei una scuola di diffidenza. Non per me che ci sono nata, anche se la diffidenza è pericolosa perché poi il rischio è eliminare troppe persone».

L’attrice più premiata

Margherita Buy è l’attrice più premiata in Italia. «Sì, lo dite troppo spesso e non me li danno più. Io non sono soddisfatta, ne voglio ancora. Io sono molto competitiva, soprattutto quando sono nella cinquina dei finalisti. Non mi basta partecipare, io devo vincere però non è che corrompo la giuria» dice l’attrice ridendo. E poi chiarisce: «Sto scherzando...». Eppure un rimpianto ce l’ha: «Un David ce mi è rimasto proprio in gola: è successo tanto tempo fa. A parte il film, il problema è che il premio è andato a una persona che non mi stava a cuore. È stata la serata più brutta della mia vita - dice ridendo - Ho pianto a casa, lì sono stata buona e zitta».

«Savini? Non mi piace chi fa politica così»

Parlando delle elezioni appena passate, Claudio Amendola che ha definito Matteo Salvini è il politico migliore degli ultimi anni. Cosa ne pensa?«Daun punto di vista politico Matteo Salvini è arrivato dove voleva. Pur considerandolo io, almeno all’inizio, una persona che NON appariva in grado di fare la carriera che ha fatto. È riuscito a tirarsi dietro un sacco di gente e questa è una capacità sua politica innegabile. È stato anche molto fortunato dal momento che stiamo vivendo, aiutato dall’Italia che ha trovato: un’Italia che ha aiutato un certo tipo di politica. Io però - spiega Buy - ho molta paura di una persona così che sta dando molte paure oltre quelle che avevamo. La politica della paura a me non piace.

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