11 gennaio 2018 - 10:45

Mancini-Nazionale: «Voglio vincere un Mondiale da c.t. degli azzurri»

Intervista alla Gazzetta dello Sport dell’ex allenatore dell’Inter che ora lavora in Russia: «I russi sono rimasti male per l’eliminazione dell’Italia, ma soprattutto ci prendono molto in giro»

Roberto Mancini (Getty) Roberto Mancini (Getty)
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«Voglio vincere un Mondiale da c.t. degli azzurri». Roberto Mancini si candida dalle colonne della Gazzetta dello Sport a c.t della nazionale italiana, una carica rimasta vacante dopo l’addio di Ventura seguito all’eliminazione dal mondiale.

Nazionale

«I russi sono rimasti male per l’eliminazione dell’Italia, ma soprattutto ci prendono molto in giro» per questo spiega Mancini che vive e lavora in Russia, allena lo Zenit San Pietroburgo, si trova bene, ma ribadisce di sentire eccome il fascino della panchina azzurra. «Ho un sogno: vincere da c.t. ciò che non ho vinto da calciatore. Un Mondiale - spiega il Mancio -. È da 40 anni che lavoro in campo tutti i giorni, da calciatore e da allenatore. E poi sono giovane, posso ritornare in un club dopo la Nazionale...In grandi club ho lavorato e vinto. Allenare la Nazionale è bello. Sarebbe un onore, un orgoglio. E vincere un Europeo o un Mondiale ancora di più. I giovani bravi ci sono. Mi piacciono Belotti, Pellegrini, Romagnoli che può crescere ancora tanto. E ogni stagione ne vengono fuori altri». Nazionale al momento senza ct, Figc in attesa del nuovo presidente. «Mi piacerebbe vedere al lavoro ex giocatori, a solo quelli che hanno qualcosa da dare con passione e carisma». In caso di un’eventuale chiamata della Federcalcio, per Mancini «i soldi non sarebbero un problema. Ma precisiamo: stiamo parlando in libertà... Io ho un contratto con lo Zenit, che sta facendo bene».

Trascorsi interisti

L’ultima esperienza in Italia con l’Inter, quella di oggi, quella di Spalletti, è stata più volte accostata alla sua, ma per il «Mancio» le differenze sono evidenti. «Noi - spiega alla Gazzetta dello Sport - avevamo rifondato la squadra, ora la squadra ha due anni di esperienza in più e tanti di milioni investiti. Noi chiudemmo l’andata in testa pur avendo lacune evidenti. A quel punto servivano acquisti a gennaio per reggere il passo, invece si parlava solo di vendere». Quella di oggi lui la vede «terza. Per me, anche così, è più forte di Roma e Lazio. Quest’estate comunque ha investito. E lo scudetto?Ancora della Juve, è la più attrezzata e ha quella rabbia che gli viene dalla storia. Non impari a vincere in 5 minuti».

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