Milano, 3 ottobre 2017 - 11:05

In Cina la prima teleconferenza quantistica: come funziona la comunicazione impossibile da decriptare

La Cina è stato il primo Paese a lanciare in orbita un satellite in grado di trasmettere informazioni attraverso i qubit

di Cecilia Mussi

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Comunicazioni sicure con la quantistica

La sicurezza prima di tutto. Specialmente se si tratta di conversazioni importanti, politiche, strategiche. Per questo in Cina nei giorni scorsi è stata effettuata la prima teleconferenza quantistica tra  il presidente dell'Accademia cinese delle scienze, Chunli Bai, e il suo omologo austriaco Anton Zeilinger. I due si trovavano a migliaia di chilometri di distanza — il primo a Pechino e il secondo a Vienna — e probabilmente non hanno trattato temi che necessitavano di una sicurezza massima, ma anche se lo avessero fatto, le loro parole sarebbero state impossibili da decriptare. Infatti la comunicazione è avvenuta tramite fotoni in sovrapposizione quantica, praticamente impossibili da decifrare da terzi. Questo metodo di comunicazione, stando a quanto riferito dall'Accademia cinese delle scienze, potrà essere utilizzato non solo dai governi per parlarsi anche a grandi distanze, ma per scopi «privati», come lo scambio di informazioni riservate tra banche con sedi in diversi Paesi, piuttosto che per i dati in possesso delle agenzie di sicurezza. Il primo test, andato a buon fine, ora potrebbe essere riproposto. Nell'elenco dei Paesi che si sono offerti di provare questo sistema innovativo in collaborazione con la Cina c'è anche l'Italia, seguita da Germania, Russia e Singapore.

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