Milano, 10 ottobre 2017 - 15:21

Brasile, Battisti in tv: «Non stavo scappando. Qui sono protetto. La polizia brasiliana mi ha teso un’imboscata»

In un’intervista televisiva l’ex terrorista parla per la prima volta della vicenda del suo arresto e rilascio

di Redazione Online

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«Perché avrei dovuto fuggire? Io sono protetto, il decreto Lula non può essere revocato: sono passati cinque anni». Lo ha detto l’ex terrorista Cesare Battisti, in un’intervista alla brasiliana Tv Tribuna, affiliata alla Globo Tv. «Questa cosa che stavo fuggendo non sta in piedi», prosegue, «non sono un rifugiato politico sono un immigrato con un visto permanente, io posso uscire da questo Paese come e quando voglio, senza nessuna restrizione, ho tutti i diritti brasiliani». E poi «da cosa stavo fuggendo? L’unico Paese in cui sono protetto è questo».

Eppure, aggiunge Battisti, la polizia brasiliana gli avrebbe teso «un’imboscata» per arrestarlo: ha detto a Tv Tribuna, parlando per la prima volta dopo l’arresto a Corumbá e la successiva libertà provvisoria. «Mi stavano aspettando, l’impressione è che fosse stato tutto ben organizzato», ha detto l’ex terrorista. «Siamo stati abbordati a 200 km dalla frontiera» ha continuato Battisti, ricordando che stava viaggiando in auto insieme a due amici. «Siamo rimasti lì un sacco di tempo. La macchina è stata smontata quasi del tutto, poi abbiamo proseguito il viaggio. Ci stavano aspettando, ridacchiavano, avevano proprio cattive intenzioni. Sono stati davvero sleali», ha sottolineato Battisti.

Che ha poi parlato dell’estradizione: «Se pensano di potermi mandare in Italia lo faranno illegalmente»: ha detto parlando dalla casa di un amico a Cananeia, sul lungomare di San Paolo. «Non ho mai avuto intenzione di andarmene dal Brasile», ha continuato l’ex terrorista. «Voglio costruirmi una casetta qui, ma dovrò aspettare. Nonostante alcune strane manovre per mandarmi in Italia», ha aggiunto Battisti.

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