Milano, 18 ottobre 2017 - 13:46

La prima offerta di Rajoy alla Catalogna: «Nuove elezioni e stop all’applicazione dell’articolo 155»

Un milione di clic per il filmato che scuote l’orgoglio separatista catalano realizzato da Omnium Cultural, il movimento radicale indipendentista di Jordi Cuixart

di Elisabetta Rosaspina, inviata a Barcellona

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Come in tutti i conflitti, la propaganda è in prima linea anche nello scontro istituzionale tra la Generalitat della Catalogna e la Moncloa. Grande indignazione ha suscitato nel palazzo governativo di Madrid il video postato su YouTube da Omnium Cultural, il movimento radicale indipendentista il cui leader, Jordi Cuixart è stato arrestato due giorni fa, in un procedimento per sedizione aperto dalla Procura nazionale: «Help Catalonia, save Europe!», aiutate la Catalogna, salvate l’Europa è il titolo del filmato di 3 minuti e 28 in cui una ragazza si presenta come esponente di una popolazione europea, la catalana, sotto occupazione e brutalmente repressa dalla polizia mentre cerca di esercitare il diritto di voto in un referendum dichiarato illegale dal governo spagnolo (in realtà, da una sentenza della Corte Costituzionale), autoritario e sordo a ogni richiesta di dialogo. Il video, che ha già superato il milione di visitatori. Ma i conduttori delle tivù madrilene hanno ripescato un video girato in Ucraina, tre anni fa, durante le rivolte di piazza Maidan a Kiev, da cui Omnium Cultural sembra perlomeno aver tratto ispirazione: anche allora una ragazza, Yulia Marushevska, si rivolgeva alla comunità internazionale invocando aiuto e sostegno alle manifestazioni di piazza contro la dittatura e la dura repressione del presidente russo-ucraino Viktor Janukovyč, poi effettivamente destituito e costretto a rifugiarsi in Russia.

La crisi e le trattative

Appello analogo, anche se in tono molto meno drammatico, è stato rivolto qualche mese fa da un’attrice statunitense-venezuelana, sempre sullo sfondo di immagini di violenze cariche di polizia. La versione catalana, che non consente di postare commenti al video, si è prestata però a una serie di parodie satiriche che imperversano nella rete. La crisi intanto è giunta a un punto di svolta: domani mattina il governo centrale di Mariano Rajoy può decidere di «commissariare» la Generalitat, mentre a Barcellona e nel resto della comunità autonoma si preparano altre manifestazioni di protesta. Ma si profila una soluzione in extremis: Rajoy sarebbe disposto a rinunciare all’applicazione dell’articolo 155, previsto dalla Costituzione nei confronti delle autonomie «disobbedienti», se Carles Puigdemont, presidente della Generalitat, convoca elezioni anticipate in Catalogna.

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