Flc Cgil interviene sulla manifestazione di Forza Nuova

Con una nota la Flc - Cgil di Cesena "unisce la sua voce a quella dell’Anpi che, all’indomani della manifestazione di Forza Nuova nel piazzale antistante la stazione di Cesena di sabato scorso, ha prontamente sollevato profonde perplessità e legittime critiche sulla vicenda.

Ci chiediamo come sia stato possibile autorizzare una simile manifestazione davanti alle porte degli istituti scolastici di Cesena (al piazzale si affacciano praticamente gli ingressi dei tre licei della città) e proprio nell’ora di uscita degli studenti. Fin da metà mattina, inoltre, un imponente dispiegamento di forze dell’ordine piantonava l’area del piazzale creando un clima di apprensione e inquietudine.

Le forze dell’ordine erano presenti per tutelare chi: i manifestanti o gli studenti che sarebbero usciti dai loro istituti?

Non ci sembra comprensibile in alcun modo la scelta di consentire che una tale manifestazione, in grado di mettere a rischio la pubblica sicurezza, si sia potuta tenere a pochi metri dal passaggio di un consistente flusso di studenti dalle scuole alla stazione degli autobus o a quella ferroviaria. 

Consideriamo gravissimo avere consentito un’operazione di propaganda ideologica diretta proprio agli studenti, molti dei quali ancora minorenni, a cui i manifestanti si sono direttamente rivolti interpellandoli sui temi cari alla loro militanza, esplicitamente basata sull’apologia del fascismo.

Si è consentito che, sotto gli occhi di migliaia di studenti, si svolgesse una manifestazione intimidatoria, dai toni minacciosi nei confronti di “categorie di persone” ben individuate fatte bersaglio di slogan intrisi di intolleranza, pregiudizio e aggressività.

Chi opera nella scuola, nel mondo dell’educazione e della cultura sa bene che alla base di ogni azione formativa ci sono, prima di tutto, i principi fondativi di ogni convivenza civile e democratica quali il rispetto della persona, il dialogo, la libertà e la tolleranza, scaturiti dalla coscienza antifascista e incarnati nella nostra Costituzione Repubblicana. 

Che questi valori vengano irrisi e calpestati proprio nel luogo dove dovrebbero essere custoditi e trasmessi - la scuola -  e davanti agli occhi di chi sta imparando a conoscerne l’importanza – gli studenti -  ci indigna profondamente.

Chiediamo a tutte le Istituzioni democratiche di reagire prontamente perché il fascismo non può essere considerata un’opinione, il fascismo è un metodo basato sulla violenza e la discriminazione, il fascismo è un reato".