Mauro Antonini (CASAPOUND): Mutuo sociale e reddito di natalità: le nostre priorità con l’ambiente - Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Mauro Antonini (CASAPOUND): Mutuo sociale e reddito di natalità: le nostre priorità con l’ambiente

Accesso facilitato al credito per le giovani coppie coinvolgendo anche le banche e 500 euro mensili per i nati da 0 a 16 anni: un provvedimento che nel Lazio si potrebbe attuare subito. Un piano rifiuti basato sull’incremento della differenziata e sull’utilizzo delle più avanzate tecnologie in materia di smaltimento. Trasporto pubblico: investimenti per ammodernare la rete ferroviaria, maggior numero di treni, sincronizzazione con il trasporto su gomma

antonini-300x169Quasi certamente, a meno di clamorose sorprese all’indomani del voto del 4 marzo, Mauro Antonini, candidato governatore di CasaPound Italia, non sarà il prossimo presidente della Regione Lazio. Ma il suo partito registra, almeno nei sondaggi, una crescita costante e inarrestabile, con percentuali in grado di garantirne la presenza in consiglio comunale. E di elezioni, e di programmi, parliamo con Antonini, trentotto anni da poco compiuti, romano di Casal Bertone, da sempre legato alla destra romana.
Mauro Antonini, si aspetta di essere eletto?
Sicuramente sì, e mi aspetto di avere in consiglio altri compagni di partito.
Perché CasaPound ha deciso di “entrare nelle istituzioni”?
Perché da fuori è sempre più difficile anche fare opposizione. Da dentro è possibile verificare l’operato di tutti, garantire la trasparenza.
Lei è di Casal Bertone: quanto ha influito l’essere nato in un quartiere considerato periferico e problematico?
Nel mio caso mi ha fatto conoscere a fondo i problemi; poi certamente serve la vocazione a farsene carico e a rappresentarli in politica.
Dopo il risultato delle elezioni a Ostia (9,1%) i sondaggi continuano a darvi in crescita. Perché la gente vota per CasaPound?
Perché vede in noi un’occasione di riscatto. Noi siamo il nuovo ma con radici stabili, a differenza dei Cinquestelle che non hanno ideali e identità.
Rispetto alla destra tradizionale, siete alternativi o complementari?
Alternativi e complementari insieme: abbiamo molti valori comuni, che però la destra tradizionale ha disatteso. Al tempo stesso portiamo avanti istanze che storicamente e ideologicamente sono tipiche della sinistra. Per questo molte persone di altri indirizzi politici, persino di sinistra, hanno votato per noi e ce lo hanno detto.
Quali sono i punti salienti del vostro programma?
Sicuramente il mutuo sociale: è la nostra priorità dal 2005 e ora lo porteremo in Regione. Parliamo di accesso facilitato al credito per le giovani coppie, Inizialmente avevamo escluso il coinvolgimento delle banche, puntando sull’istituzione di un apposito ente erogatore. Ma oggi vogliamo chiedere alle banche di tornare a fare economia reale, erogando il mutuo sociale: solo dopo qualche negazione certificata, subentrerebbe l’ente erogatore. Crediamo che grazie ad accordi con istituti bancari sani si possa creare quella sana competizione tra banche a vantaggio del cittadino. In che modo? La banca compra la casa per la giovane coppia, mettendola a bilancio ed erogando il mutuo. Nel caso in cui la coppia smetta di pagare il mutuo, per una qualche ragione, la banca si terrebbe naturalmente la casa e, dopo aver trattenuto le spese sostenute e con un suo guadagno, restituirebbe le rate pagate.
Altro punto saliente del programma?
E’ il reddito di natalità, destinato a tutti i nati italiani, perché vogliamo che gli italiani tornino a fare figli. Il nostro programma prevede che sia erogato alle famiglie composte da due genitori italiani o da almeno un genitore figlio di italiani. Sarà destinato a tutti i nati da zero a 16 anni e consisterà in una card elettronica con un attivo mensile di 500 euro da utilizzare per il vitto, i libri, le spese di prima necessità di una famiglia con figli. E’ un provvedimento in netto contrasto con le mancette fino ad ora elargite o con il bonus bebè.
E nel Lazio ci sarebbero i fondi per il reddito di natalità?
Nella nostra regione i fondi destinati al sociale e all’immigrazione sono molto cospicui: noi riteniamo che destinando il 70/80 per cento di quei fondi agli italiani si potrebbe cominciare anche subito.
Ma nel Lazio esistono anche altre problematiche. Qual è la vostra posizione in materia di ambiente?
Per prima cosa serve un piano regionale dei rifiuti. Dobbiamo smaltire nel Lazio i nostri rifiuti, potenziando al massimo la differenziata anche con la raccolta porta a porta, educando al rispetto dell’ambiente, utilizzando tutte le risorse che la tecnologia mette a disposizione. E poi è fondamentale troncare la filiera viziata, mafiosa, dei conferimenti abusivi di materiale inquinante, come succede nelle discariche abusive. In tal senso il controllo del territorio è fondamentale.
E cosa pensa degli impianti di smaltimento, come tritovagliatori o termovalorizzatori?
Quando si parla di questi impianti, tutti scendono in piazza per protestare, nessuno li vuole. Ma le tecnologie ora sono più evolute che in passato ed è importante la scelta del sito, il posizionamento: lontano dai centri abitati, dai terreni agricoli.
E il trasporto pubblico locale, altro grande malato nel Lazio?
Qualche giorno fa ho raccolto l’invito dei pendolari della tratta ferroviaria Roma Nord – Viterbo. E’ una tratta assurda: 40/45 chilometri orari di media, 90 minuti per arrivare a Civita Castellana; in alcuni punti il conducente e un addetto scendono per attivare manualmente gli scambi. Oppure, non ci sono barriere che separino i binari dal fondo stradale, per cui il treno viaggia a 30 chilometri e suona per segnalare il suo passaggio.
E allora che si fa?
Si ridiscute anzitutto il contratto di servizio con Trenitalia. Si investe e si stanziano fondi per l’ammodernamento della rete ferroviaria, si studia con maggiore attenzione la sincronizzazione tra treni e trasporto su gomma e, soprattutto, si garantisce un numero adeguato di treni. Il servizio deve essere adeguato al costo dei biglietti, che non sono proprio economici.

Maria Pia Miscio

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login