03-02-2018 ore 11:37 | Politica - Crema
di Diego Meis

Mussolini, revoca cittadinanza. Resteghelli critico: 'antifascismo distrazione di massa'

Anche dopo la revoca, la cittadinanza onoraria al Duce non trova pace. La decisione approvata giovedì 1 febbraio in consiglio comunale continua a suscitare reazioni contrastanti, sia negli alveoli della politica locale sia tra i comuni cittadini, che spesso affidano considerazioni e commenti ai social network. Tra i punti di maggiore dibattito, l'effettiva necessità: "Revocare una onorificenza di 94 anni fa  è un' iniziativa senza senso". Questa l'opinione di Agostino Resteghelli, ex segretario cittadino del Movimento sociale italiano ed ex consigliere comunale.

 

Storia e responsabilità

"Le amministrazioni di Crema, composte da consiglieri comunali che avevano vissuto il regime fascista hanno lasciato quella onorificenza, avendo ben altro a cui pensare". Secondo Resteghelli, " a 80 anni esatti dalla loro introduzione è giusto condannare le leggi razziali", tuttavia "razzismo e antisemitismo non li ha inventati Mussolini, tanto è vero che non sono scomparsi con lui. La storia matura nel proprio tempo: volerla retrodattare alla morale di oggi è una pretesa isterica, che finirebbe per privare il mondo da ogni testimonianza del passato.".

 

Non solo Mussolini
 "La storia è, e resta, un cimitero di errori e di crimini commessi con le migliori intenzioni, guerre di religione comprese - continua l'ex segretario Msi - Il Consiglio comunale dovrebbe pure provvedere a togliere la via XI febbraio a san Bernardino, visto che ricorda i Patti lateranensi". In quegli anni "il Duce era ritenuto l'uomo della provvidenza, con il riconoscimento dello stato Vaticano e del cattolicesimo come religione di Stato".

 

'Antifascismo come distrazione'
In sintesi, secondo Resteghelli "si usa l'antifascismo come distrazione di massa con iniziative fuori tempo. Dispiace che l'Amministrazione comuna di Crema si sia lasciata risucchiare nel rigurguito antifascista dell'onorevole Emanuele Fiano, il quale pretende di retrodattare i contesti storici nel tentativo di guardare al passato con gli occhi del presente", conclude. "Oggi, con la revoca, Mussolini può contare ben due onorificenze dalla città di Crema".

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