25-10-2017 ore 21:35 | Politica - Crema
di Diego Meis

Emergenza casa. Lottaroli alle istituzioni, "espropriare per recuperare alloggi sfitti"

Più che un diritto, avere un tetto sopra la testa rimane un sogno per molte famiglie italiane. Questo in sintesi il concetto espresso dall’ex consigliere comunale Mario Lottaroli in una lettera pubblica inoltrata dal segretario cittadino di Rifondazione Comunista Andrea Serina, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sull’emergenza abitativa.

 

Un patrimonio inutilizzato

Come certifica il censimento Istat del 2011, nel nostro Paese vi sono più di 7 milioni di appartamenti sfitti. A Crema una ricerca del 2012 , commissionata dall’Amministrazione Comunale a tre noti architetti, ha contato in città 2.672 appartamenti vuoti. “Un patrimonio enorme inutilizzato ed uno scempio ambientale imperdonabile” - commenta Lottaroli - a fronte dell’abbondanza di abitazioni migliaia di famiglie e cittadini, molti dei quali anziani, sono condannati alla precarietà o costretti a vivere in abitazioni fatiscenti al di sotto del livello di civiltà”. Stando ai dati raccolti da Cisl e Sicet, nel corso del 2015 sono state registrate 65 mila le sentenze di sfratto esecutivo di cui almeno il 90% per morosità incolpevole, che solo nel Cremasco ha portato a circa 80 sfratti esecutivi. “Le domande per accedere ad una abitazione pubblica in città sono circa 400 ed è scontato che con le unità abitative attualmente disponibili è impossibile che tutte vengano accolte”, continua Lottaroli. “Per ovviare all’impellente necessità di dare un tetto ad alcune famiglie sotto sfratto si è tornati alla coabitazione di più nuclei familiari, come nel primo dopoguerra, ma non si deve dimenticare che in città, vi sono circa 30 alloggi pubblici sfitti da tempo, in attesa di manutenzione.”

 

L’espropriazione come soluzione

L’esponente di Rifondazione fa appello alle istituzioni e sottolinea la priorità di recuperare gli alloggi esistenti per rispondere all’emergenza casa territoriale, ritenendo “più che giustificato un provvedimento coercitivo del Governo e del Parlamento nei confronti del patrimonio delle abitazioni sfitte di proprietà delle grandi immobiliari, delle banche, delle compagnie assicurative, delle società finanziarie. Un tale provvedimento troverebbe fondamento, a mio parere, nell’art. 42 del Titolo III della Costituzione Repubblicana “ la proprietà privata può essere, nei casi previsti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse generale”.

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