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SALA BOLDINI - Martedì 28 novembre alle 21. Seguirà al termine un incontro dibattito

Prima proiezione ferrarese del film documentario "Portami via"

27-11-2017 / Giorno per giorno

(Comunicazione a cura degli organizzatori)

Il Gruppo Emergency di Ferrara, in collaborazione con Coop. Camelot, Arci, Comune di Ferrara e SPRAR - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, ha organizzato, grazie alla piattaforma Movieday, la prima proiezione ferrarese del film documentario "Portami via", che si terrà martedì 28 novembre alle 21 alla Sala Boldini.
La proiezione sarà anticipata da un aperitivo in musica a partire dalle 19.30 a cura di Camelot, durante il quale si esibirà il violinista siriano Alaa Arsheed.
Alle 20.30 breve introduzione del film documentario e del progetto di accoglienza Resettlement, a cura di Emergency e Camelot.
Alle 21.00 proiezione di "Portami via" (durata 60')
I biglietti si possono acquistare fino al giorno prima a 5 euro sul portale Movieday, il giorno della proiezione in cassa a 6 euro.

Al termine della proiezione incontro-dibattito a cui interverranno:
Mirvat Sayegh, studentessa siriana presso l'Università di Ferrara e mediatrice culturale, arrivata in Italia attraverso il progetto Resettlement, Tareq Al Jabr, poeta, traduttore e mediatore culturale siriano, tra i protagonisti del documentario "Io sto con la sposa" di Gabriele del Grande e Antonio Augugliaro e Alaa Arsheed, violinista e compositore siriano.

LA SCHEDA - 'Portami via' è l'intima fotografia della metamorfosi nella vita di Jamal e della sua famiglia: dalle torture nelle carceri di Assad fino ad un nuovo inizio, a Torino. Un ponte di sogni, paure e aspettative affrontato in sicurezza grazie ai corridoi umanitari. Un'odissea familiare che raccoglie in sé i risvolti personali della crisi siriana, le difficoltà della condizione di profugo in Libano e l'inquietudine fra l'attaccamento alle proprie tradizioni e la scommessa di un futuro in Europa che inizia ad alta quota, con in tasca un visto umanitario rilasciato dal governo Italiano.

Un film con la regia di Marta Santamato Cosentino, che sottolinea l'importanza dei corridoi umanitari e l'urgenza di aumentare il numero e la tipologia delle vie di accesso legali e sicure, tematica quanto mai attuale.
"Un documentario dove ascoltiamo le vite in transito, vite che perdono il loro passato e sono obbligate ad un futuro che non si può scegliere. Il viaggio comincia in Libano e finisce a Torino. E noi lo facciamo insieme a loro, con queste persone per cercare di capire. Sì, questo documentario ci aiuta a capire, ci aiuta a diventare migliori", ha dichiarato in merito il regista Mimmo Calopresti.
I corridoi umanitari sono un progetto pilota che, per la prima volta in Europa, organizza vie di accesso - legali e sicure - per i richiedenti asilo. Concepito e realizzato da Tavola valdese, Comunità di Sant'Egidio e Federazione italiana delle Chiese Evangeliche, il progetto - senza oneri per lo Stato - promuove una campagna di pressione per l'approvazione, a livello nazionale ed europeo, di una legislazione che protegga i diritti e la sicurezza dei richiedenti asilo e dei migranti economici affinché non si vedano costretti ad affrontare - illegalmente - il mare o la rotta balcanica.

 

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