Alessandro Gassmann innamorato di Napoli, le sue dichiarazioni in attesa de “I bastardi”

E’ stata presentata Prix Italia, a Capri, la seconda serie de I bastardi di Pizzofalcone riscuotendo un grandissimo successo tra applausi e complimenti.
Così racconta il regista Alessandro D’Alatri a proposito della sua esperienza: “Quando mi è stato proposto di girare la seconda stagione de I bastardi di Pizzofalcone confesso che ho esitato non poco dopo il grande successo della prima ero consapevole che sarebbe stata una scommessa ad alto rischio. Ma sono un lettore dei romanzi di Maurizio de Giovanni, sono storicamente innamorato di Napoli, c’era l’opportunità di lavorare con un cast eccezionale e l’occasione di esplorare un cast di puntata composto prevalentemente da attori napoletani. Poi era l’occasione per debuttare nella serialità televisiva. Quindi ho accettato”. “Raccontare una Napoli lontana dagli stereotipi è stato il vademecum per tuffarmi in questa avventura, Napoli è una città che sta vivendo un momento di grande rinascita culturale. La sua storica multiculturalità la rende una perla di umanità che ho cercato in tutti i modi di esaltare”.
Alessandro Gassmann, nei panni del protagonista è ormai innamorato di Napoli e non lesina parole di grande e sincero affetto per la città: “I bastardi di Pizzofalcone racconta la società nella sua interezza e questo non poteva che avvenire a Napoli perché c’è tutto. Come dice giustamente de Giovanni a Pizzofalcone c’è l’aristocrazia, l’alta borghesia, la borghesia arricchita, il popolo, lo spirito del quartiere, la camorra: tutto concentrato in 400 metri. Ma in quei 400 metri puoi raccontare la società. Credo che I bastardi sia importante anche per la città, perché la racconta benissimo. C’è un esempio straordinario che è Gomorra, girato in modo straordinario che racconta la faccia feroce, e c’è il mondo di un commissariato come Pizzofalcone che è l’altra faccia. Convivono”.
Ma l’attore non limita il suo lavoro in città alla fortunata serie tratta dai lavori di Maurizio de Giovanni, infatti già da anni collabora con il Teatro Bellini e con cui sta mettendo in scena Fronte del porto, con l’adattamento di Enrico Ianniello e a gennaio debutterà in nuovo lavoro di Maurizio de Giovanni che è un capolavoro: Il grande silenzio. Una famiglia napoletana alto borghese a Posillipo è costretta a vendere, perché non ha più soldi, la bellissima villa in cui è cresciuta: si parla di abbandoni, recriminazioni. I protagonisti sono Massimiliano Gallo (che è il commissario dei bastardi, ndr), Stefania Rocca, Monica Nappo.
Per Gassmann il futuro è ancora a Napoli. “Sono stato adottato. Sto mettendo in scena Fronte del porto, con l’adattamento di Enrico Ianniello che sposta l’azione nel 1978 a Napoli. E a gennaio come regista porterò in scena una pièce di Maurizio de Giovanni che è un capolavoro: Il grande silenzio. Una famiglia napoletana alto borghese a Posillipo è costretta a vendere, perché non ha più soldi, la bellissima villa in cui è cresciuta: si parla di abbandoni, recriminazioni. I protagonisti sono Massimiliano Gallo (che è il commissario dei bastardi, ndr), Stefania Rocca, Monica Nappo e due ragazzi che devo ancora scegliere”.
In attesa di vedere in scena Gassman, ormai adottato da Napoli, come lui stesso dichiara, dall’8 ottobre non possiamo perderlo nella nuova stagione dei Bastardi su Rai 1.
Fonte: Valentina Cosentino grandenapoli.it

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post