Il medico e Vescovo Giacomo Cirulli ricorda il medico e Santo Giuseppe Moscati

Giuseppe Moscati, medico dei poveri e medico Santo, è “cittadino” di Calvi Risorta e della storica e gloriosa Diocesi di Calvi, attualmente Diocesi di Teano-Calvi (1986), dal 7 febbraio 1941 quando intercede per la guarigione del dodicenne Raffaele Perrotta (1928-2015). Questi, terminata la scuola elementare, nel 1940 entra nel Convitto “San Tommaso d’Aquino” di Piedimonte Matese (d’Alife) e domenica 2 febbraio 1941, mentre partecipa alla celebrazione della Santa Messa accusa dei forti dolori e, subito, viene portato nel dormitorio per riposare. Il mattino seguente, 3 febbraio, anche su indicazione del dott. D’amore, sanitario del locale Ospedale Civile, viene trasportato a Calvi Risorta e consegnato alla famiglia. Vengono consultati, con l’urgenza del caso, i medici Di Benedetto di Sparanise e Marrocco di Calvi i quali confermano la diagnosi del collega matesino “Meningo-encefalite con manifestazioni petecchiali dell’addome”. Il ragazzo non è cosciente, dibatte la testa ed emette suoni disarticolati. La famiglia non si arrende e chiama il professore Pirera di Napoli che confida al collega di Sparanise: Caro Di Benedetto, io non arriverò a Napoli che l’ammalato se ne sarà andato. Le condizioni di salute si aggravano ulteriormente tanto che i familiari preparano l’abito bianco per la sepoltura. La mamma, sig.ra Carmela, molto devota, disperata invoca, su sollecitazione del locale parroco don Giovanni Zumbolo, l’intercessione di Giuseppe Moscati e pone una sua immagine sotto il cuscino del figlio morente. Trascorono solo poche ore e Raffaele riprende conoscenza, la malattia sparisce inspiegabilmente e la diagnosi medica è la seguente “A parte discussioni cliniche del caso, due sono i casi incontrovertibili: la gravità della sindrome che faceva prevedere la prossima fine del giovane e l’immediata risoluzione della malattia”.
Giuseppe Moscati (1880-1927), originario di Benevento, si trasferisce con la famiglia prima ad Ancona e successivamente a Napoli dove si laurea in Medicina e Chirurgia, a pieni voti, nell’agosto del 1903. Concentra sulla sua persona quell’inusuale connubio tra fede e scienza, che raramente si manifesta in quello che è anche uno scienziato di prim’ordine. Il prof. Moscati è noto nel panorama scientifico nazionale ed internazionale grazie ai suoi studi originalissimi e alle sue pubblicazioni scientifiche, lette e stimate anche oltre oceano.
La Divina Provvidenza ha voluto che il medico e sacerdote Giacomo Cirulli, Vicario Generale della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, diventasse Pastore dell’antica Chiesa di Teano-Calvi. Il 14 settembre 2017 Papa Francesco lo nomina Vescovo di Teano-Calvi, succedendo ad Arturo Aiello, precedentemente nominato Vescovo di Avellino. Il 7 dicembre successivo riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Cerignola, dal Vescovo Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, consacranti i Vescovi Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, e Felice di Molfetta, emerito di Cerignola- Ascoli Satriano. Il 27 dicembre prende possesso canonico della Diocesi sidicina-calena e l’opera e la figura di San Giuseppe Moscati trovano subito riconoscimento e visibilità e di tanto ne è la prova la celebrazione-ricordo di domenica 18 novembre p.v. Il motto che S.E. Cirulli scrive sotto il suo significativo stemma episcopale “Superimpendar animabus vestris (Mi consumerò per le vostre anime) lo si deve leggere come una condivisione del luminoso percorso terreno tracciato e posto in essere dal medico dei poveri e Santo Giuseppe Moscati. E’ doveroso evidenziare che il Vescovo Cirulli non solo ha conseguito la Maturità Classica, compiuto il cammino di formazione al sacerdozio nell’Almo Collegio Capranica di Roma, frequentato gli studi teologici all’università Pontificia Gregoriana di Roma (dove ha conseguito il Baccalaureato in Teologia), conseguita la Licenza in Sacra scrittura al Pontificio Istituto Biblico di Roma ma, nell’anno accademico 1980/81, ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Pertanto Mons. Cirulli, certamente, porrà in essere iniziative atte a conoscere e ad approfondire lo spessore della figura di Giuseppe Moscati che raccoglieva intorno a sé tre preziosi attributi: la Scienza, la Pietà e la Fede. Si ritiene utile e opportuno socializzare quanto scrisse il dott. Giovanni Ponsiglione appena dopo la prematura e improvvisa morte dell’illustre professore “Per noi medici giovani che avemmo la fortuna di stargli attorno, egli non era il maestro, ma il padre e i tesori della sua scienza, uniti ai precetti morali, che egli quotidianamente trasfondeva in noi, ci vincolarono a lui con una devozione che tuttora ed eternamente gli serbiamo”.
Oltre al “miracolo” pro Raffaele Perrotta (1° miracolo) altri due ne sono stati accertati e riconosciuti dalla Chiesa Cattolica, ma tante persone giurano di essere state guarite dal medico dei poveri di Napoli. Dopo lunghi esami, nel concistoro del 28 aprile 1987, Papa Giovanni Paolo II, fissa la data della canonizzazione : 25 ottobre 1987. Alle ore 10.00 del predetto giorno, in Piazza San Pietro a Roma, Il Papa, dinanzi a circa centomila persone, dichiara Santo Giuseppe Moscati, a 60 anni dalla morte. La festa liturgica viene fissata il 16 novembre di ogni anno e il Vescovo Cirulli, anche con la collaborazione dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, domenica, 18 novembre 2018, alle ore 18.00, ricorderà, nella cattedrale di Teano, la sua figura e presiederà una solenne concelebrazione eucaristica alla quale prenderanno parte medici, personale sanitario, rappresentanze sindacali del comparto sanità, autorità civili e militari e fedeli dei Comuni e delle variegate realtà parrocchiali della Diocesi.

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