24 Settembre 2018 – Commento al Vangelo

Lunedì – 25ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 8,16-18)

Parola del giorno: “perché chi entra veda la luce”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

 

e non proprio banale, l’affermazione di Gesù
appare almeno un po’ scontata.
Lo sanno tutti che la luce – al tempo di Gesù,
ma anche altrove fino a non molti decenni fa –
veniva accesa perché facesse luce,
e solamente per lo stretto necessario;
per cui una volta accesi, la lampada o il lume
non potevano restare nascosti sotto il letto
o coperti da qualcosa che ne oscurasse la luminosità.
Quello che forse non tutti ricordiamo
è che Gesù questa parabola la crea
quando ha appena finito di spiegare
la parabola del seminatore, nella quale ha affermato
che il seme della Parola di Dio,
accolta da un cuore buono e sincero,
deve portare frutti che non deve rimanere
limitati alla vita di chi la ha ascoltata.
Risulta chiaro, allora, che la vita del cristiano,
nutrita e illuminata dalla Parola che ha ascoltato
deve illuminare – con la testimonianza –
l’ambiente in cui vive e la comunità;
sarebbe un peccato tenere solo per sé
quanto ha ascoltato e ricevuto.

 

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