ROMA – Rose, gerbere, margherite. Bianche, blu, ma soprattutto rosse. Decine e decine di fiori ornano oggi la tomba di Antonio Gramsci, sepolto nel cimitero acattolico di Roma a Testaccio. L’iniziativa, organizzata dall’International Gramsci Society Italia in collaborazione con l’Anpi, cade a 86 anni dalla morte del politico.
‘Portiamo un fiore rosso sulla tomba di Gramsci‘: hanno partecipato una delegazione di Rifondazione comunista, Sinistra italiana e della lista ‘La Sinistra’ Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione comunista – Sinistra europea e Peppe De Cristofaro, segreteria nazionale Sinistra italiana, hanno ricordato il “grande dirigente comunista e martire dell’antifascismo”, aggiungendo: “E’ per noi un riferimento imprescindibile per ricostruire una sinistra popolare espressione delle classi lavoratrici capace di contrastare la prepotenza del capitalismo neoliberista e il risorgere dei fascismi”.
Ottantadue anni fa, all’alba del 27 aprile del 1937, moriva di emorragia cerebrale Antonio Gramsci. Gramsci – politico, intellettuale, linguista – morì a 46 anni, 11 dei quali trascorsi in condizioni di prigionia o di esilio da parte del regime fascista. Tra i fondatori del partito Comunista d’Italia, era considerato da Enrico Berlinguer ‘il’ capo dei comunisti italiani. Gramsci è stato il fondatore dell’Unita’. Le tomba che custodisce le sue ceneri si trova al Cimitero acattolico di Roma, nel Campo Cestio.
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