Tracce di rutenio nell’aria di Bergamo
«La causa è un incidente nucleare»

È stata scoperta l’origine della nube radioattiva che ha portato tracce di rutenio nell’aria di tutta Europa, materiale rilevato anche dalle centraline di Bergamo.

In Bergamasca l’anomalia è stata registrata lo scorso 2 ottobre e ora l’IRSN, l’istituto francese di sicurezza nucleare, conferma che la causa è un probabile incidente nucleare in Russia o in Kazakistan avvenuto nell’ultima settimana di settembre. L’Istituto di Radioprotezione e Sicurezza Nucleare ha specificato che non è possibile stabilire il luogo esatto in cui è avvenuto il rilascio di materiale radioattivo ma che, basandosi su modelli meteorologici, l’area più plausibile è quella tra i Monti Urali e il fiume Volga. Jean-Marc Peres, direttore dell’IRSN, ha spiegato che per il momento le autorità kazake non hanno ancora commentato la notizia.

La presenza del raro metallo utilizzato in ambito medico per la cura dei tumori oculari è stata rilevata nel campione prelevato nella centralina del Centro regionale di radioprotezione posizionata sui tetti di via Clara Maffei in città. Nessun allarmismo, la concentrazione è tanto bassa da non destare preoccupazione né per l’ambiente, né per la salute dell’uomo. Resta però il fatto che il filtro della centralina, analizzato all’Arpa regionale, ha mostrato modeste concentrazioni dell’isotopo.

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