Neonata morta per itterizia: non curata dai suoi per scelta religiosa

Per la serie i disastri della fede, vi presentiamo una giovane coppia che non vive in un Paese del terzo mondo ma in quello più ricco; che non professa una religione come l’islam i cui integralismi ogni giorno tengono col fiato sospeso mezza umanità ma che si dice convintamente “cristiana”. Si chiamano Rachel Joy Piland, 30 anni, Joshua Barry Piland, 36 anni: due statunitensi di Lansing, nel Michigan. Con grande serenità e devozione hanno preferito lasciare morire la loro neonata perché quando i medici hanno prospettato una cura per l’itterizia, loro hanno rifiutato per motivazioni religiose. La loro risposta è stata: “Dio non commette errori”.

Così lo scorso 9 febbraio la piccola Abigail è morta senza essere curata e adesso i due genitori sono sotto processo. A nulla sono serviti i giorni di straziante agonia: la piccola diventava progressivamente sempre più gialla e vomitava sangue ma la madre e il padre si limitavano a pregare e ostentavano quel sorriso beota degli invasati religiosi. Ala fine la polizia, avvisata dai parenti, ha fatto irruzione in casa della sciagurata coppia ed ha trovato il piccolo cadavere. I due sono stati arrestati e, dopo che l’autopsia ha confermato che una cura per l’itterizia avrebbe salvato la bambina, e accusati di omicidio. Rischiano 15 anni di carcere.

Qui la notizia in lingua originale.

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