Politica
8 Ottobre 2017
Morghen, Fochi e Pennini: "Il Comune statisticamente spende per ogni cittadino povero l’equivalente di un caffè al giorno"

Il M5S: “Povertà raddoppiata, ma fondi Asp tagliati del 10%”

di Redazione | 2 min

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“Il Comune a Ferrara statisticamente spende per ogni cittadino povero l’equivalente di un caffè al giorno”. A dirlo è il Movimento 5 Stelle che effettuato un’analisi sui bilanci dell’Asp degli ultimi anni.

“Chi crede che il bilancio Asp sia proporzionalmente cresciuto negli anni per fronteggiare la povertà dei cittadini ferraresi si sbaglia – sostengono i grillini Ilaria Morghen, Claudio Fochi e Paolo Pennini -, basta prendere i dati dei bilanci presenti direttamente sul sito del Comune di Ferrara per rendersene conto. Considerando le spese solo per i servizi erogati direttamente o indirettamente da Asp, qualsiasi cittadino si renderà conto, per esempio, che per l’assistenza alla persona la spesa è passata da 6,7 milioni del 2011 a un preventivo di 6,1 milioni nel 2017 (a fronte di un dato di 5,9 milioni del 2016 in consuntivo). Quindi, di fronte ad una situazione di crescita di disagio che ha portato al raddoppiarsi delle persone povere sul territorio comunale, il Comune di Ferrara ha tagliato la disponibilità di spesa per l’assistenza alla persona di quasi il 10%. Non ci si può che sdegnare soprattutto se si valuta che la spesa annua (teorica) disponibile per ogni individuo povero è passata da 766 euro nel 2009 a 475 nel 2015. Cifre annue, ossia 39,58 euro al mese, cioè 1 euro e 30 centesimi al giorno”.

I tre pentastellati passano poi al confronto con la spesa per l’accoglienza dei migranti: “Nello stesso periodo, ovvero dal 2011 al 2017, i fondi statali (che sono sempre frutto delle nostre tasse, per inciso) messi a disposizione per la gestione migranti è passata da 315 mila euro a 8 milioni, un incremento del 2450%. Dal 2016, la spesa per la gestione migranti di Asp ha superato la spesa complessiva per i servizi alla persona (7 milioni contro i 5,9) e vede tali somme incrementarsi nel 2017 all’interno della convenzione con la Prefettura che è di 35 euro al giorno per migrante in gestione, ridotto del 30% ‘nell’ipotesi di assenza (autorizzata o meno) dell’ospite'”. Situazione che – pur “ritenendo fondamentale svolgere un’attività di accoglienza e di accompagnamento per i migranti” – porta i grillini a fare il salto successivo, individuare nell’accoglienza la creazione di  un business per il privato, con la coop Camelot che è cresciuta tanto – sia in termini occupazionali che finanziari – proprio per svolgere queste funzioni  ” che il Comune non è stato in grado di realizzare al proprio interno. Forse non era pronto o semplicemente, come sempre, non ha voluto occuparsene, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, tutti i giorni”.

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