Ridurre di un quinto la componente Tari per gli esercenti e i distributori che aderiranno al sistema sperimentale del ‘vuoto a rendere’. La proposta, avanzata dal Movimento 5 Stelle estense, sollecita l’amministrazione ad includere nella programmazione economico-finanziaria 2018-2020 un’apposita norma che possa quindi incentivare una pratica prevista dalla legge nazionale 221/2015.
“Il Movimento 5 Stelle – illustra Fochi a riguardo – è stata l’unica forza politica a depositare una proposta di legge sul vuoto a rendere, in questa legislatura, incontrando fortunatamente un sostegno politico trasversale e la collaborazione della Federazione italiana dei grossisti e dei distributori di bevande”.
L’articolo 39 della legge in questione, non coinvolge direttamente il consumatore, che non dovrà fare nulla, ma prevede per l’esercente – in via sperimentale per un anno e su base volontaria – una cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti, da pagare una tantum ai produttori e rendendo loro indietro l’imballaggio utilizzato dal cliente (tramite il distributore).
Il cliente avrà la garanzia che consumando dagli esercenti che aderiscono all’iniziativa – riconoscibili attraverso un logo esposto fornito dal Ministero – quell’imballaggio tornerà al produttore per essere riutilizzato.
“Ci teniamo a sottolineare – aggiunge Fochi – l’importanza della parola ‘riutilizzo’. A differenza delle tanto citate e sognate macchinette nei supermercati, che sono finalizzate solamente al riciclo, qui si sta parlando di riutilizzo, gerarchicamente più importante e virtuoso del riciclo. Per quanto riguarda il materiale dell’imballaggio, la legge non lo limita al vetro ma, essendo finalizzato al riutilizzo, attualmente solo il vetro è pronto a garantirlo”.
Tuttavia, nota dolente evidenziata, “l’incompletezza della legge sta nel fatto che il Governo non si è degnato di riconoscere alcun incentivo per invogliare gli esercenti ad aderire. L’esercente dovrebbe pagare dunque una cauzione e trattenere i vuoti in attesa del distributore, senza nemmeno avere uno sconto Tari o di altro tipo. Cosa invece possibilissima, visto che sarà a breve applicata nel Comune 5 Stelle di Pomezia (con sconto Tari del 30%) e vista la risoluzione M5s recentemente approvata in Regione che impegna la stessa ad aiutare i comuni trovando fondi per la sperimentazione”.
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