Lettere al Direttore
25 Novembre 2017

“Insieme affinché violenza sulle donne venga sradicata dalla nostra cultura”

di Redazione | 3 min

Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sinistra Italiana si schiera a favore di tutte quelle organizzazioni e iniziative che si battono affinché femminicidi e altri tipi di violenza vengano sradicati dalla nostra cultura.
La violenza sulle donne, fisica o psicologica, è infatti un problema di carattere culturale prima di tutto ma anche di educazione. Il carattere culturale è evidente nei posti di lavoro in cui le donne hanno stipendi minori rispetto ai colleghi uomini, difficilmente raggiungono ruoli di vertice e qualora ciò capitasse si sentirebbero “ raccontare alle spalle” che di certo questo non è stato per merito di mansioni lavorative, in alcuni luoghi di lavoro donne che scelgono la maternità ( succede sempre più in un’età avanzata per la fatica di trovare lavoro) subiscono cambiamenti di trattamento , demansionamenti se non il licenziamento vero e proprio. Se non produci per l’azienda puoi stare a casa . Ma la violenza avviene anche prima di firmare il contratto di lavoro, già durante il colloquio con avances di carattere sessuale più o meno esplicite o con il classico quesito se pensa di rimanere incinta… Anche questa è violenza.
Sinistra Italiana crede che questi ed altri tipi di comportamenti che vedono la donna come subalterna all’uomo vadano combattuti anche con la cultura e l’educazione, grazie iniziative scolastiche che educhino i bambini e le bambine al rispetto dell’altro e dell’altra. Ecco perché Sinistra Italiana ha presentato un progetto di legge sull’educazione sentimentale da inserire nei programmi scolastici che sia in grado di fornire un altro modo di guardare e considerare le donne per rompere gli stereotipi negativi. Ciò è possibile se si alimentano sentimenti di affetto, riconoscenza e condivisione e non solo parlando veramente di parità.
Nella società gli stereotipi maschili e femminili invadono il quotidiano in ambito sia privato che pubblico. Se in alcuni casi in ambito privato viene svilito il ruolo della donna ed esasperato quello dell’uomo, la scuola ha il dovere di poter fornire gli strumenti per una lettura paritaria del genere.
Oltre ciò non bisogna dimenticare i servizi per la salute della donna. Ciclicamente la 194 ( legge per l’interruzione volontaria di gravidanza) è presa di mira e quotidianamente svuotata dei suoi principi. I consultori subiscono ridimensionamenti di personale e di strumentazione. In alcune ASL, per l’ incapacità della dirigenza sanitaria, aumenta progressivamente il numero di medici obiettori di coscienza, rendendo difficile l’applicazione della legge 194. Quando, invece i diritti delle donne dovrebbero essere sempre difesi in tutti i territori .
In Italia, al contrario, sono in aumento i centri contro la violenza sulle donne, che si fanno carico di vigilare su tutti i comportamenti violenti e promuovono il miglioramento del tessuto culturale locale. Un’esemplare, prova questa, che cambiare si può.

Sinistra Italiana Circolo del Delta

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