Francesco: “Papa, vescovi e preti non sono i padroni della Chiesa”

“La missione della Chiesa nel mondo procede attraverso l’apporto di tutti coloro che ne sono parte. Qualcuno pensa che ci sono i padroni, i preti, i vescovi, il Papa, e poi ci sono gli operai. No! La Chiesa siamo noi, tutti. Ognuno con il suo lavoro, ma la Chiesa siamo tutti”. Queste le parole pronunciate da Papa Francesco nel corso dell’Udienza Generale, in piazza San Pietro, dinnanzi a gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da varie parti del mondo.

“Dobbiamo pensare alla Chiesa come un organismo vivo, composto di persone che conosciamo, e non comune una realtà astratta e lontana”, ha affermato il Pontefice proseguendo il ciclo di catechesi sul sacramento della Confermazione come dono dello Spirito Santo. “È un dono dello Spirito Santo, lo dice il vescovo quando ci dà l’unzione con l’olio”, ha spiegato Francesco. “Entra in noi e ci fa fruttificare, perché noi lo possiamo dare agli altri. Bisogna ricevere per dare, mai tenerla dentro, come se l’anima fosse un magazzino. Le grazie di Dio si ricevono per darle agli altri: questa è la vita del cristiano. Bisogna aprirci al noi che è la comunità”.

La Cresima perciò “ci vincola alla Chiesa universale, sparsa su tutta la terra”, e “questa incorporazione ecclesiale è ben significata dal segno di pace che conclude il rito della cresima: quella pace che noi dobbiamo dare agli altri”.

Il Pontefice ha poi messo in guardia i fedeli dall’uso negativo della parole, come talvolta accade già dal momento in cui finisce la cerimonia e si esce fuori dalla Chiesa. “Durante la messa ci diamo la pace, poi cosa succede? Usciamo, e incominciamo a sparlare degli altri, incominciano le chiacchiere che sono guerre, e questo non va. Se abbiamo ricevuto la pace con lo Spirito Santo dobbiamo essere portatori di pace. Povero Spirito Santo, che ha a che fare con noi e il nostro chiacchiericcio. Questo distrugge la pace: per favore, smettiamo di chiacchierare!”

Il Papa ha concluso la sua udienza esortando i cresimati “a non ingabbiare lo spirito santo, a non opporre resistenza al Vento che soffia per spingere a camminare in libertà, a non soffocare il Fuoco ardente della carità che porta a consumare la vita per Dio e per i fratelli”.