25 aprile. Don Ciotti: il Vangelo e la Costituzione

“I miei riferimenti sono il Vangelo e la Costituzione, che sento molto come cittadino italiano. Amo una Chiesa che ci invita a guardare verso il cielo senza distrarci dalle responsabilità che abbiamo verso la Terra. Nel Vangelo ci sono pezzi di Costituzione e viceversa perche’ il Signore ha preso posizioni nette per la dignità e la libertà delle persone”. Questo il cuore del discorso di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, in occasione della festa della Liberazione a Milano. Con un riferimento al Pontefice: “Papa Francesco è la voce più autorevole e trasversale, perché riconosciuta da tutti anche da non credenti” ha aggiunto Don Ciotti. E la forza del Papa è il “dire a volte parole difficili e scomode per dare libertà e dignità alla gente. Abbiamo una responsabilità delle parole e il Papa dice parole chiare e ferme a volte difficili e provocanti per svegliare le coscienze di tutti”.

Don Ciotti ha commentato anche l’esito del primo grado nell’ambito del processo per la trattativa Stato-Mafia nel periodo delle stragi: “è una sentenza importante. Bisogna aspettare i vari gradi della giustizia ma è già un segno importante”. E’ quanto ha commentato Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, oggi a margine della manifestazione per la Festa della Liberazione a Milano, dal palco della quale ha fatto un lungo intervento. “Ma attenzione: non bisogna fermarsi”, è il suo avvertimento. “Sono emersi solo alcuni frammenti di verità ma abbiamo il dovere morale di continuare a lottare per le vittime, per i loro familiari e anche per tutti noi”, ha concluso.