Accusati di sperperare le offerte dei fedeli. Rinviati a giudizio il vescovo e un sacerdote di Massa Carrara

Il vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, monsignor Giovanni Santucci, il parroco don Luca Morini e un ex sacerdote, Emiliano Colombo, sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Massa nell’ambito dell’inchiesta che vede don Morini, ribattezzato “Don euro”, indagato per aver utilizzato le offerte dei fedeli per scopi personali.

Monsignor Santucci è anche accusato di aver fatto pressioni sulla Assicurazione Cattolica per aumentare il punteggio di invalidità di Don Morini con conseguenti maggiori vantaggi economici.

L’ex sacerdote è stato invece accusato di ricettazione: nascondeva parte del patrimonio di Don Morini sul suo conto. Le indagini erano partite nel 2015 in seguito al racconto di un escort napoletano sul suo rapporto con Don Morini; da quell’episodio partirono le denunce da parte dei fedeli che iniziarono a vedere con sospetto le richieste continue di offerte o di contributi per la realizzazione di progetti di carità che però non sono stati mai terminati.

Al principale indagato, don Morini, la Procura sequestrò, nel settembre scorso, 700mila euro e molte pietre preziose per un valore di 150mila euro. In merito alle accuse, la curia di Massa Carrara ha tenuto però a precisare che “in relazione alle notizie sulla richiesta di rinvio a giudizio per il vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, si precisa che ad oggi monsignor Giovanni Santucci non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte della Procura, né direttamente né attraverso i propri legali, circa gli addebiti che gli vengono contestati”.

 

 

Dario Caputo