Addio a monsignor Staffieri, vescovo e giornalista. La Spezia piange il suo pastore emerito. Bagnasco presiederà le esequie

Monsignor Bassano Staffieri, vescovo emerito della diocesi della Spezia -Sarzana- Brugnato, è deceduto questa mattina, dopo lunga malattia, presso la Clinica Alma Mater della Spezia.
Monsignor Staffieri era nato a Zorlesco di Casalpusterlengo (diocesi di Lodi) il 6 settembre 1931.

Entrato nel seminario diocesano di Lodi, venne ordinato sacerdote il 9 giugno 1955.
Nel gennaio 1987 venne nominato Sottosegretario della Conferenza episcopale italiana. Il 9 settembre 1989 venne consacrato vescovo nella Cattedrale di Lodi e il 24 dello stesso mese fece l’ingresso nella diocesi di Carpi. Il 10 luglio 1999 venne nominato vescovo della Spezia – Sarzana – Brugnato dove fece il suo ingresso il 10 ottobre dello stesso anno. Dal 15 giugno 2004 ricoprì l’incarico di Vice Presidente della Conferenza Episcopale Ligure. Rinunciò all’incarico il 6 dicembre 2007 per raggiunti limiti di età. Da molti anni era iscritto nell’Albo dei giornalisti pubblicisti.

I funerali, presieduti dal cardinale Angelo Bagnasco, presenti tutti i Vescovi della Liguria, saranno celebrati venerdì prossimo 3 agosto alle 10 nella cattedale di Cristo Re alla Spezia.
Il giorno precedente, sempre nella cattedrale di Cristo Re, alle 21 si terrà la Veglia funebre.
“Monsignor Staffieri verrà a lungo ricordato per la sua bontà d’animo, per il suo impegno soprattutto a favore della famiglia e dell’ educazione delle nuove generazioni”, scrivono dalla Diocesi.

Eletto vescovo a Carpi l’11 luglio del 1989, tra un anno avrebbe dunque festeggiato i trent’anni di episcopato. Furono consacrati con lui monsignor Camillo Ruini, allora segretario della Conferenza episcopale italiana, e monsignor Giacomo Capuzzi vescovo di Lodi, la diocesi lombarda della quale Staffieri è originario. A Carpi il nuovo vescovo rimase per dieci anni, sino a quando, il 10 luglio 1999, venne trasferito alla diocesi spezzina.

Alla Spezia monsignor Staffieri fece il suo ingresso il 10 ottobre successivo, restando in carica sino a quando, il 6 dicembre 2007, venne accolta la sua rinuncia al mandato per raggiunti limiti di età. Da allora il vescovo emerito ha scelto di restare a vivere alla Spezia, divenuta ormai la sua città di adozione, e ha continuato senza risparmio a collaborare con i nuovi vescovi e con le parrocchie, svolgendo i compiti pastorali di volta in volta richiesti. Generoso l’impegno che svolse, come unico vescovo residente, nel corso dei dieci mesi della sede vacante seguita, nel 2012, al trasferimento a Venezia di monsignor Francesco Moraglia. Il 18 luglio 2008 era diventato cittadino onoraria della città.

“Tante volte gli spezzini sono portati a vedere della loro città i difetti. Io devo dire che negli ultimi quindici anni ha fatto invece dei grandi passi in avanti”, diceva solo un anno fa, ancora lucidissimo, in occasione del suo 85esimo compleanno. Iscritto all’ordine dei giornalisti, ogni anno partecipava con trasporto all’occasione tradizionale di incontro con la stampa in occasione di San Francesco di Sales, patrono appunto dei giornalisti.

Fonte: cittadellaspezia.com