Berlino dà luce agli invisibili: 150.000 persone in piazza contro il razzismo

Invisibili: questo il nome della manifestazione che ha visto decine di migliaia di persone riunirsi a Berlino per dire basta al razzismo e alla discriminazione; un corteo che aveva un unico grande obiettivo, quello di chiedere solidarietà anziché esclusione e democrazia per una società aperta e libera. Secondo gli organizzatori vi erano circa 150.000 persone all’iniziativa, tra cui il ministro degli esteri, Heiko Mass che ha definito l’evento “un grande segnale, la dimostrazione che la maggior parte delle persone in Germania è a sostegno della tolleranza e dell’apertura”.

La manifestazione è stata organizzata in seguito ad una rissa, avvenuta ad agosto a Chemnitz, che ha causato la morte di un tedesco per mano di due stranieri. Sono seguite forti manifestazioni contro immigrati e cortei organizzati invece a sostegno dei migranti, fino all’arresto, il 2 ottobre, di sette persone, accusate di far parte di una cellula neonazista, denominata Revolution Chemnitz, che progettava attacchi contro stranieri e politici dopo gli scontri di agosto.

Sarebbero stati pianificati attacchi armati contro uomini politici, giornalisti, figure pubbliche e immigrati, per diffondere paura, destabilizzare la società tedesca e sovvertire così l’ordine repubblicano. Gli arresti sono stati effettuati su ordine della procura federale di Karlsruhe, che ha definito il gruppo “la più pericolosa organizzazione terroristica di estrema destra fin qui scoperta in Germania”. Cinque degli arresti sono stati effettuati in Sassonia, uno in Baviera; il capo dell’organizzazione era invece già in carcere, perché sospettato di aver preso parte alla caccia all’uomo contro gli immigrati avvenuta a fine agosto a Chemnitz.

Fonte: L’Osservatore Romano