Boff finalmente “riabilitato” dal Papa. Il messaggio di Quaresima evoca suoi concetti

“Il Creato è testimone silenzioso di questo raffreddamento della carità: la terra è avvelenata da rifiuti gettati per incuria e interesse; i mari, anch’essi inquinati, devono purtroppo ricoprire i resti di tanti naufraghi delle migrazioni forzate; i cieli – che nel disegno di Dio cantano la sua gloria – sono solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte”. Questo raffreddamento della carità, sul quale Papa Francesco si sofferma nel corso del Messaggio per la Quaresima 2018, e che, denuncia, investe ogni angolo del Creato, a cominciare dall’ambiente in cui viviamo, è uno dei temi centrali affrontati dal teologo brasiliano Leonardo Boff nel suo “La Terra è nelle nostre mani”, edito lo scorso ottobre da Edizioni Terra Santa.

Considerato uno dei padri della Teologia della Liberazione, Boff fu condannato 30 anni fa dalla Congregazione della Dottrina della Fede, allora guidata dal cardinale Joseph Ratzinger. Ma pur avendo lasciato dopo quel brutto processo sacerdozio e saio francescano, ha continuato nella sua preziosa elaborazione teologica e così ricollegandosi all’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” del 2015, che già in alcune pagine è chiaramente ispirata al suo pensiero, si interroga: “Quando smetteranno di salire i livelli di erosione della biodiversità, dalla quale dipendiamo perché ci sia garantito il nostro futuro? Nessuno, neanche uno tra gli esperti dei grandi centri che si occupano sistematicamente dello stato della Terra, osa pronunciarsi con assoluta certezza. Siamo come in volo, ma con visibilità nulla, sperando di non finire schiantati contro una montagna”. Tuttavia il grido di dolore del teologo brasiliano non è senza speranza, anzi trae conforto dalle parole stesse del Santo Padre che, pur cosciente dei rischi che la Terra e l’umanità stanno correndo, confida nel Dio Creatore ‘Signore, amante della vita’ e negli esseri umani, nella loro intelligenza e saggezza.

Il Papa nel Messaggio quaresimale indica in preghiera, elemosina e digiuno il rimedio che la Quaresima ci offre per liberare il nostro cuore e riaccendere il calore dell’amore verso Dio e verso i fratelli liberandoci dalla menzogna, dall’avidità e dalla nostra stessa violenza. Leonardo Boff nel suo testo si ferma a riflettere sulla duplice giustizia-ingiustizia, sociale ed ecologica, che ha messo a rischio la qualità della vita umana e sottoposto a una profondissima tensione sia il sistema-vita che il sistema-Terra e scrive: “in che direzione stiamo andando con questo tipo di strategia? Diffi-cilmente ci condurrà al Monte delle Beatitudini. Il rischio di arrivare sull’orlo di un abisso senza possibilità di tornare indietro è enorme”.

Ma c’è speranza, o meglio, abbiamo ancora possibilità di salvarci. Scrive Boff: “Si prende sul serio il grave avvertimento con cui si apre la Carta della Terra: «Ci troviamo ad una svolta critica nella storia del Pianeta, in un momento in cui l’umanità deve scegliere il suo futuro… La scelta sta a noi: o creiamo un’alleanza globale per proteggere la Terra e occuparci gli uni degli altri, oppure ri-schiamo la distruzione, la nostra e quella della diversità della vita». Come è facile dedurre, la si-tuazione è preoccupante e richiede la collaborazione di ognuno nella costruzione di un’Arca di Noè che possa salvarci tutti. Come abbiamo già detto, se il rischio è grande, maggiore dovrà essere la possibilità di salvezza, perché il senso prevale sull’assurdo e la vita avrà sempre l’ultima parola. È con questo spirito di urgenza che sono state elaborate le seguenti riflessioni, nella fiducia incrolla-bile che abbiamo ancora un futuro e che la Madre Terra potrà continuare generosamente ad ac-coglierci”.

Leonardo Boff (1938) si è sempre schierato dalla parte degli ultimi, nella convinzione che la povertà non sia uno stato naturale. Docente, scrittore e con-ferenziere, è autore di molti libri, in cui traspare anche il suo pensiero “ecologista” a favore di un’idea di sviluppo incentrata sulla convinzione che la Terra è un organismo vivente di cui l’uomo è parte integrante. Di fronte alle sfide del pianeta, l’avvento al soglio pontificio di Papa Francesco ha costituito per lui un segnale di grande speranza.

Nella foto: Leonardo Boff con l’ex presidente del Brasile Dilma Rousseff