Brasile. Il calvario di Lula (e del suo popolo). Si attende la sentenza del Tribunale Federale

Nelle prossime ore la Corte Suprema federale dirà se accetta l’habeas corpus presentato dalla difesa di Lula.
Il Brasile attende la decisione del Tribunale federale supremo del Brasile (STF) dalla quale dipenderà probabilmente la rielezione o meno del più grande presidente che abbia avuto il suo popolo, anche se la decisione non riguarda direttamente la candidatura. Ma la tensione è aumentata in Brasile ed è in questo clima che 11 magistrati della Corte Suprema analizzeranno l’habeas corpus presentato dalla difesa.

Lula è stato condannato a 12 anni e un mese di carcere in appello per la presunta corruzione associata al caso Lava Jato, ma sta facendo appello contro il procedimento penale condotto da Giudice Sergio Moro, il quale potrebbe ordinare il suo arresto immediato in caso della sentenza non favorevole. Alla vigilia della sentenza, i brasiliani hanno manifestato a sostegno dell’ex presidente e hanno chiesto il rispetto del loro diritto a partecipare alla competizione elettorale.

In un discorso tenuto a Rio de Janeiro, Lula ha chiesto che la giustizia del Brasile riguadagni la sua innocenza perché è vittima di una bugia. “Non hanno diritto di imprigionare i miei sogni”, ha detto a circa 5.000 manifestanti.

Da parte sua, il presidente della Corte Suprema, Carmen Lucia Antunes, chiede ai cittadini “serenità” per evitare “disordini sociali”. “Viviamo in tempi di intolleranza e intransigenza contro persone e istituzioni”, ha sostenuto Antunes in un messaggio ufficiale trasmesso in TV Justice.

L’ex presidente Dilma Rousseff, fatta dimettere con un “golpe bianco”, ha fatto riferimento a questo in un incontro con i corrispondenti stranieri a Rio de Janeiro. “Ogni volta che si semina l’odio, si coltiva la furia irrazionale della violenza fascista”, ha detto Rousseff ricordando che una sentenza formale sulla colpevolezza o meno di Lula non arriverà fino ad agosto, quando il Partito dei Lavoratori (PT) dovrà registrarsi per le lezioni presidenziali.